Repubblica it: Contratto scuola, firmata l'intesa
Riguarda il biennio economico 2006-2007. Concordato il pagamento degli arretrati 140 euro di aumento per i docenti. Al personale Ata più 100 euro
Raggiunto l'accordo per un milione e 200.000 lavoratori.
di SALVO INTRAVAIA
Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni
ROMA - Siglato, questa mattina alle 7,30, il contratto della scuola. Dopo una no-stop di tre giorni Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals e Gilda hanno sottoscritto l'intesa con l'Aran (l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni). L'accordo riguarda il comparto della pubblica amministrazione più numeroso in assoluto: un milione e 200 mila addetti fra insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici. Il contratto prende in esame il biennio economico 2006/2007 e, per la parte normativa, il quadriennio 2006/2009. I primi incrementi stipendiali e gli arretrati potrebbero arrivare nelle tasche dei lavoratori già a dicembre o al massimo a febbraio 2008.
Per i circa 800 mila insegnanti di ruolo e precari è stato concordato un aumento medio di 140 euro mensili lordi. Per il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) sono previsti incrementi in busta paga di 100 euro mensili. Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2005 e a queste somme vanno aggiunti gli arretrati relativi al 2006 e al 2007. Dopo la fra i rappresentanti di categoria e quelli del governo, l'ipotesi di accordo sarà sottoposta al giudizio degli stessi lavoratori durante assemblee che si svolgeranno in orario di lavoro. E, contemporaneamente, l'intesa inizierà il suo iter per i controlli di rito (Consiglio dei Ministri e Corte dei Conti). Il percorso dovrà concludersi entro 55 giorni, dopodiché sarà sottoscritto definitivamente e i lavoratori riceveranno gli arretrati e gli incrementi mensili.
Per i lavoratori della scuola (dirigenti scolastici esclusi) le novità non riguardano soltanto gli stipendi. Vi sono importanti innovazioni in termini di rafforzamento dei diritti, nella gestione degli orari, sul ruolo della contrattazione di vari aspetti organizzativi della scuola, compresa l'organizzazione del lavoro del personale. Secondo le prime notizie sono state migliorate le norme sul part-time. E per i docenti viene definito con maggiore chiarezza e puntualità l'obbligo di servizio legato all'orario. I sindacati hanno anche chiesto maggiori risorse per la 'valorizzazione professionale e sulla carriera dei docenti'. Novità in vista anche per i supplenti che resteranno in servizio anche se rientra il titolare dopo il 30 aprile e proseguiranno il loro lavoro fino agli scrutini finali. Un aspetto che i sindacati definiscono positivi per gli stessi precari ma, soprattutto, per gli stessi alunni che non saranno costretti a cambiare prof nel momento più delicato.
Alle supplenti in congedo obbligatorio per maternità viene riconosciuto il diritto alla proroga del contratto: periodo che sarà considerato servizio effettivamente prestato. 'Un vero e concreto riconoscimento alla maternità e alla famiglia', dicono i rappresentati di categoria. Obiettivi, finalità e criteri di ripartizione delle risorse della formazione tornano ad essere materia di contrattazione. Sono state, inoltre, espresse dichiarazioni d'intenti contro la burocratizzazione del lavoro degli insegnanti e per la prima volta nel contratto un intero articolo si occupa del mobbing.