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Repubblica-Islam a scuola, la Camera accelera ma la Lega sale sulle barricate

IL CASO Ripartito l'iter della legge sulla libertà religiosa, imminente l'audizione di Pisanu in commissione Affari costituzionali Islam a scuola, la Camera accelera ma la Lega sale sulle barr...

16/11/2004
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la Repubblica

IL CASO
Ripartito l'iter della legge sulla libertà religiosa, imminente l'audizione di Pisanu in commissione Affari costituzionali
Islam a scuola, la Camera accelera ma la Lega sale sulle barricate

I lumbàrd considerano "vergognoso" il testo. "Lo bloccheremo, come già da due anni"
La relatrice Tangheroni è nata al Cairo e dice: "I muezzin io ce li ho nel cuore"
GIOVANNA CASADIO

ROMA - Non sarà proprio come nella Spagna di Zapatero, ma l'ora di Corano in classe è nei programmi anche del governo Berlusconi. Esattamente all'articolo 12 della legge sulla libertà religiosa, quella che sta mandando la Lega Nord su tutte le furie fino al punto di minacciare la crisi se un testo "così vergognoso" fosse approvato.
Eppure per una volta l'intesa bipartisan sembra funzionare: alla Camera, i Poli stanno seriamente cercando di accelerare. Impantanata da due anni, la legge che abroga la normativa di Mussolini sui culti ammessi, ha ripreso a veleggiare. L'ha chiesto il centrosinistra ma il testo a cui si rimette mano è quello del governo. Sandro Bondi, il coordinatore di Forza Italia, che della legge è stato relatore, ha dovuto gettare la spugna. Ha passato la patata bollente a Patrizia Paoletti Tangheroni, collega di partito, cattolica ma "con i muezzin nel cuore", nel senso che - racconta - per lei nata al Cairo fanno parte delle nostalgie d'infanzia. Insomma, una che "la tolleranza ce l'ho nel sangue", senza però "scadere nel relativismo etico".
Ha anche una certa efficienza dalla sua. Tanto che, di fronte all'attacco alzo zero dei lumbàrd, ha stabilito che la prima cosa da fare era un'audizione con il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, in commissione Affari costituzionali. Detto fatto: nell'agenda di Pisanu è già prevista. L'audizione si terrà domani, o giovedì. Sa bene il responsabile del Viminale che i leghisti lo attendono al varco. "Venga, venga a parlare della legge per l'Islam", lo ha sfidato Federico Bricolo. Il partito di Bossi - già all'attacco per bloccare con un referendum l'ingresso della Turchia islamica nella Ue - parla di "introduzione surrettizia della legislazione musulmana nell'ordinamento italiano", nel senso che "questa sarà la conseguenza della legge". Pisanu e i suoi appelli a integrare l'Islam moderato, a creare un "Islam italiano" e una Consulta islamica al Viminale, sono nel mirino del Carroccio.
In realtà, nella legge che riprende il testo preparato a suo tempo dal governo Prodi, viene data piena attuazione alla Costituzione e al rispetto per "ciascuna confessione religiosa e credenza" a patto che gli statuti rispondano ai criteri del nostro ordinamento. È quindi riconosciuto il valore civile dei matrimoni religiosi, così come finora accade per quelli cattolici o quelli celebrati nei riti delle confessioni con le quali lo Stato ha stipulato un'intesa. L'Islam finora non c'è. Viene stabilito per legge che anche nei luoghi di lavoro ciascuno possa esercitare i propri riti e culti. L'ora di Corano in classe, chiesta a gran voce dagli imam delle moschee italiane, è di fatto introdotta dove si dice che "nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado" alunni e genitori possono chiedere agli organi scolastici alcune ore relative "al fenomeno religioso e alle sue implicazioni", a spese della comunità religiosa stessa. Mario Scialoja, direttore per l'Italia della Lega musulmana mondiale, minimizza: "Non è una vera novità, perché c'è già una circolare del ministero della Pubblica Istruzione in tal senso". Parla della legge sulla libertà religiosa come di "un atto dovuto".
Ben altro valore ha però una norma rispetto a una circolare. "Siamo riusciti a bloccare questa legge per due anni, ci riusciremo ancora", scommette il leghista Bricolo per il quale è evidente che "può succedere di tutto" e cita la Sura del Corano sull'apostasia e il rischio che persino la "Gerusalemme liberata" possa essere censurata perché "politicamente scorretta". Antonio Maccanico, laico di provata fede, ex ministro delle Riforme e costituzionalista, neo relatore della legge sulla libertà religiosa per la Margherita, trasecola davanti alle polemiche: "Acceleriamo, è solo attuativa della Costituzione". Elena Montecchi, Ds, rilancia: in un'interrogazione a Berlusconi e a Pisanu, (firmata con Anna Finocchiaro) chiede quali iniziative sono in atto per l'intesa con le comunità islamiche tenuto conto che c'è un problema di tutela delle donne italiane sposate con rito islamico, attualmente senza effetti civili. Oggi nel comitato ristretto della commissione Affari costituzionali si deciderà intanto su quale testo riprendere a discutere. La legge sulla libertà religiosa era stata infatti modificata con alcune emendamenti per accontentare la Lega e perché, come spiega Tangheroni, "tra la prima e l'ultima stesura c'è stato di mezzo l'11 settembre". La relatrice opterebbe per la seconda, così da fare buon uso del lavoro già fatto, evitando perdite di tempo. A dicembre dovrebbe essere votata in aula.


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