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Repubblica: Intesa sugli statali, ma si spacca il sindacato

Aumento di 70 euro, firmano Cisl e Uil. No della Cgil: "È una truffa"

31/10/2008
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la Repubblica

LUISA GRION

ROMA - Cisl, Uil e Ugl firmano il Protocollo sul rinnovo del contratto degli statali proposto dal ministro Brunetta, la Cgil no. E va da sola verso uno sciopero generale della categoria proclamato per dicembre.
E´ la cronaca di una frattura ampiamente annunciata che arriva nello stesso giorno in cui - a poche centinaia di metri da Palazzo Chigi - una manifestazione sulla scuola di tutti i sindacati uniti riempie la piazza. Eppure per quanto riguarda gli statali - ed è la prima volta che ciò succede - l´unità non c´è stata. La proposta del ministro è stata bocciata dal sindacato di Epifani e anche se Brunetta, dando l´annuncio dell´accordo, ha esordito con un «nuntio vobis gaudium magnum» - come si fa all´elezione di un Papa - il «no» del sindacato che nelle ultime votazioni delle rappresentanze di base ha ottenuto i maggiori consensi, avrà le sue conseguenze.
Il contratto, infatti, per essere valido deve essere siglato dal 51 per cento delle sigle rappresentate e qui arrivano i primi problemi. Visto che oltre a Cisl, Uil e Ugl anche la Confsal e l´Usai hanno detto sì nell´insieme il tetto è raggiunto: nella scuola è sicuro, nei ministeri è dubbio, ma negli enti locali e nella sanità (comparti dove la Uil di categoria confermato gli scioperi) il quorum non c´è. E´ vero che Brunetta - grazie ad una norma da lui voluta - potrà distribuire il 90 per cento delle risorse da gennaio - ma la matassa si fa oltremodo intricata. Così, ricomposta la polemica sul «chi se ne frega» lanciata dal ministro nei confronti della Cigl (Brunetta ieri ha chiesto ufficialmente scusa) ne resta aperta una più pesante: «La Cgil è libera di dire no, ma io vado avanti con chi ci sta», ha detto il titolare della Funzione Pubblica.
Il protocollo sul rinnovo riguarda 6 miliardi di risorse e un aumento medio a regime di 70 euro mensili. Prevede il ripristino delle risorse tagliate ai fondi unici di amministrazione, circa 190 milioni di euro, e «l´impegno» del governo al trovarne altri 530. Un impegno che se agli altri è bastato, alla Cigl non è piaciuta: il «no» è stato motivato dalle risorse poche e incerte e dalla mancata soluzione al problema dei precari. «Ci dispiace che Cisl e Uil abbiano fatto questa scelta e questo errore che non resterà senza conseguenze: una ulteriore divisione in una giornata che doveva essere di grande unità» ha detto Epifani, che ieri - nella piazza sulla scuola - ha riscosso grande successo personale (mentre parlava i liceali ritmavano un Gu-gliel-mo da rock star). Bonanni della Cisl ha precisato che «mi spiace moltissimo, ma abbiamo evitato che il sindacato potesse essere scavalcato in una sorta di qualunquismo imperante».
Resta il fatto che la Cgil andrà da sola allo sciopero di dicembre. Carlo Podda, segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil non ha dubbi: «L´accordo è una truffa - ha detto - gli stanziamenti per il rinnovo del contratto 2008 pari a 2.800 milioni di euro sono la metà dei due precedenti bienni, quando l´inflazione era la metà di quella attuale. Il grosso del maltolto non ha alcuna garanzia di restituzione: confermiamo scioperi e manifestazione».

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