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Repubblica-Il telefonospia piace al vescovo

Monsignor Fabiani: "Può essere utile" Il telefonospia piace al vescovo IL GOVERNO si è dissociato. La procura ha aperto un'inchiesta. Da un autorevole esponente della Chiesa emi...

01/12/2001
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la Repubblica

Monsignor Fabiani: "Può essere utile"
Il telefonospia piace al vescovo
IL GOVERNO si è dissociato. La procura ha aperto un'inchiesta. Da un autorevole esponente della Chiesa emiliano romagnola, invece, arriva un'apertura. Timida, soppesata. Ma pur sempre un segnale. Il "Telefono spia" voluto dal deputato forzista Fabio Garagnani per segnalare presunti insegnanti di sinistra faziosi in classe incassa il consenso di monsignor Giuseppe Fabiani, vescovo di Imola e responsabile della consulta regionale per la pastorale scolastica, secondo il quale l'iniziativa "può essere utile". Il vescovo, secondo quanto riporta l'agenzia Dire, ritiene infatti che la speciale linea telefonica voglia "tentare di dare voce a genitori e scolari che non sanno come fare". Può essere un aiuto su come comportarsi quando i ragazzi incontrano insegnanti e professori che, a loro giudizio, non si comportano in maniera corretta.
Dunque, se le segnalazioni raccolte dal Telefono Amico "sono obiettive", questo "può essere utile, anche perchè il professore deve sempre avere il massimo rispetto dell'alunno, specie in un sistema scolastico come il nostro, che vede il monopolio delle scuole statali. Secondo monsignor Fabiani, tuttavia, se ci sono "grossi motivi" di insoddisfazione per l'atteggiamento dei docenti, questi "vanno segnalati alle autorità", cioè con una lettera scritta al preside della scuola. Ma "è difficile che questo avvenga '#8211; dice ancora il vescovo perchè lo studente teme per i propri voti e i genitori temono per il figlio". Il prelato specifica di aver insegnato nella scuola italiana e l'esperienza vissuta lo porta ad osservare che "ci sono insegnanti molto impegnati e altri che credono di avere un uditorio a cui dire tutto quello che vogliono". Ma alla domanda diretta sull'iniziativa di Garagnani, il vescovo, sempre secondo quanto riferisce la Dire, replica così: "Non voglio dire se fa bene o male. Trattandosi di un uomo politico, può sembrare che voglia destabilizzare un certo sistema. Se lo fa, avrà le sue ragioni". Di sicuro si tratta "di una cosa delicata", per la difficoltà oggettiva di verificare se le segnalazioni sui comportamenti dei docenti siano vere.


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