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rEPUBBLICA-Il segreto è il modo di apprendere"

INTERVISTA Anna Tantucci partecipa a un progetto europeo "Il segreto è il modo di apprendere" I ragazzi sono annoiati, vogliono stimoli ROMA - "La questione non è se dare tanti o poc...

07/10/2003
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la Repubblica

INTERVISTA
Anna Tantucci partecipa a un progetto europeo
"Il segreto è il modo di apprendere"

I ragazzi sono annoiati, vogliono stimoli

ROMA - "La questione non è se dare tanti o pochi compiti, questo è un falso problema. La questione è motivare gli studenti e insegnare loro il metodo di apprendimento, ci avviamo ad una società dove bisognerà imparare tutta la vita, quindi bisogna apprendere il modo con cui si studia".
Professoressa Anna Paola Tantucci, lei ha insegnato per anni, è stata preside di un liceo e oggi partecipa ad un programma europeo sui metodi di apprendimento. Si può imparare a fare i compiti?
"Sì, s'impara in classe, imparando a capire cosa è importante e cosa accessorio e lo devono insegnare i docenti per questo è necessario che si aggiornino".
Le nuove tecnologie aiutano?
"L'uso di Internet non va sottovalutato ma gli studenti scaricano tutto senza una guida, copiano e basta e questo può spingerli ancora di più alla passività, oggi c'è una grossa passività da parte dei ragazzi".
E il ruolo della famiglia?
"Non deve fare i compiti al posto dei figli ma motivarli".
I ragazzi si lamentano che hanno troppi compiti...
"Credo che i ragazzi non vadano annoiati, il docente spesso tende ad annoiare ma gli studenti di oggi non sono quelli del passato, per loro il principio di autorità non esiste più. Credo che dobbiamo motivare di più gli studenti".
Un tempo si davano più compiti?
"Sì, ma un tempo si studiava di più".
Ma è vero che siamo il paese dove gli studenti hanno il maggior carico di lavoro a casa?
"Sì, ma bisogna tener conto che in molti paesi europei c'è il tempo lungo, i ragazzi quando tornano a casa hanno già fatto i compiti dentro la scuola".
In Italia sarebbe mai possibile?
"Ci vorrebbero altre strutture edilizie, scuole con le mense, con spazi ricreativi, tutta un'altra cosa".
(m.c.)


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