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Repubblica: Il ministro Gelmini: Non creiamo illusioni, tagli ineludibili

Ho appena assunto 25 mila docenti, ma ora basta: esaurire le graduatorie è impossibile

27/06/2008
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la Repubblica

MARIO REGGIO

ROMA - «Trasparenza, chiarezza e soluzioni condivise. Ma senza illudere nessuno. Esaurire le graduatorie degli insegnanti precari è impossibile. Voglio rendere pubblici i bilanci del ministero della Pubblica Istruzione. La situazione è drammatica ed io non ho la bacchetta magica per risolverla. I tagli sono ineludibili. Ma non verrà toccato il tempo pieno. Serve una grande alleanza per la scuola, in primis con le parti sociali ma senza ideologie, per trovare le soluzioni economicamente compatibili».
Il ministro Mariastella Gelmini replica alle critiche che le sono piovute addosso dopo l´annuncio dei pesanti tagli nella scuola pubblica.
Ieri però ha firmato il decreto d´assunzione per 25 mila insegnanti precari e 7 mila non docenti.
«L´ho considerato un impegno morale. Ma bisogna dire le cose come stanno. Esaurire le graduatorie è impossibile. Ci sono due vicende che mi inquietano e mi angosciano: i precari ai quali sono state fatte promesse inattuabili. Ho 35 anni e mi metto nei loro panni. L´altra è la questione delle Scuole di specializzazione per l´insegnamento: un vero proprio scandalo, si chiedono ai laureati due anni in più di studio senza alcun vantaggio reale. È drammatico ma le cose stanno così».
Insomma lacrime e sangue.
«Il bilancio del ministero impegna più del 95% dei soldi per gli stipendi ai dipendenti, con il 5% che resta cosa posso fare? L´unica cosa che non voglio fare è continuare a promettere come è stato fatto spesso nel passato».
Scarica le responsabilità sul governo Prodi?
«Non ho nessuna volontà di scatenare la caccia al colpevole, trovare un capro espiatorio non serve a niente ed a nessuno. È giunto il momento di parlare chiaro, guardare in faccia la realtà e trovare le soluzioni».
Ha già in mente qualcosa?
«Non ho la bacchetta magica, ma non voglio eludere l´entità del problema né difendere lo status quo. Serve una grande alleanza per la scuola, in primis i lavoratori, e studiare assieme i modi per razionalizzare la rete scolastica. Si può cominciare da una revisione del monte ore d´insegnamento che in una gran parte delle superiori è eccessivo e quindi ridurre le ore e riformulare la programmazione della didattica. Lo dico chiaro: sono aperta a soluzioni diverse, se è vero che la scuola è un valore di tutti, sono pronta a scegliere le soluzioni migliori economicamente compatibili. Mariastella Gelmini e Giulio Tremonti possono anche andare a casa, ma il problema resta».
Docenti e famiglie sono preoccupati per la drastica cura dimagrante.
«Non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, dobbiamo scegliere puntando all´efficacia dei provvedimenti. Il primo punto è la razionalizzazione della rete scolastica. Cosa fare deve nascere da un confronto chiaro e franco con le parti sociali per trovare le soluzioni meno dolorose possibili. Ho incontrato i sindacati. Sono preoccupati ma ho percepito un grande senso di responsabilità. L´importante è mettere da parte i pregiudizi ideologici e, senza ipocrisie, con il minor danno possibile rendere un servizio utile al Paese».


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