Mi piace Paola Cortellesi quando mi imita in tv, rivedo le sue gag anche tre o quattro volte
MARIO REGGIO
ROMA - Per Mariastella Gelmini è stata un giornata davvero particolare. Venerdì 17 novembre 2008 verrà ricordato per molto tempo ancora. Eppure il ministro della Pubblica Istruzione non sembra scomporsi. «Davvero non comprendo le ragioni della protesta - commenta stupita - e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza in realtà non abbiano letto il decreto, non capisco come mai si occupino le università e si facciano manifestazioni nella scuola superiore, che sono ambiti marginalmente toccati dal provvedimento».
Una giornata particolare, apparentemente normale. Sveglia alle 7, colazione, poi dalla suo appartamento di Roma l´intervista telefonica alla trasmissione di Maurizio Belpietro su Canale 5. Di chi è la colpa della bagarre che attraversa scuole e università? «La sinistra sta dicendo alle famiglie che scomparirà il tempo pieno e che addirittura verranno meno gli insegnanti di inglese e informatica. È una grande bugia - continua Mariastella Gelmini - sia i docenti aggiuntivi che il tempo pieno verranno potenziati».
Il tempo stringe per il ministro, per le 10 e un quarto è convocato il Consiglio dei ministri. L´Audi grigio metallizzata che l´attende sotto casa parte di gran carriera e punta su Palazzo Chigi. All´ordine del giorno i prezzi dei materiali di costruzione, l´autotrasporto e la proroga degli sfratti. A mezzogiorno i ministri vengono messi in libertà. Mariastella Gelmini, nel bel mezzo di una Roma paralizzata dallo sciopero dei Cobas e dal traffico impazzito, riesce a raggiungere lo stesso il ministero dell´Università all´Eur. Poco dopo l´una i primi studenti delle superiori che hanno abbandonato il corteo che affolla piazza San Giovanni arrivano sotto il ministero in viale Trastevere. Carabinieri e poliziotti non tentano di bloccare il corteo, che non è autorizzato, lo scortano con discrezione. Le migliaia di studenti non sanno che Gelmini non è passata di là ieri mattina e che ha preferito puntare direttamente sull´Eur.
Ma cosa passa per la testa del ministro mentre nelle strade della capitale e di altre città il suo cognome è issato sui cartelli, dipinto sugli striscioni e oggetto di slogan non proprio lusinghieri? «Ho vissuto la giornata con grande serenità, ho visto le foto ed i filmati della manifestazione su Repubblica.it. Alcune davvero divertenti. Le proteste? Ormai sono abituata, tutti i giorni c´è qualcuno che protesta sotto il ministero - commenta Mariastella Gelmini - mi piace molto Paola Cortellesi quando mi imita in tv, è davvero brava e rivedo le sue gag anche tre o quattro volte». Il ministro consuma un frugale pasto al ministero dell´Università: un tramezzino accompagnato da un succo d´arancia, poi un lungo summit con i direttori generali dell´università. Chissà quali sorprese ci aspettano nel prossimo futuro. E l´assist del presidente Napolitano? «Non commenterò mai le sue affermazioni e poi non ho alcuna intenzione di tirarlo per la giacchetta».
|