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Repubblica: Gli scemi della scuola con un futuro da vetrinista

Marco Lodoli

12/06/2007
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la Repubblica

Finisce l´anno scolastico, è tempo di scrutini, valutazioni, consuntivi. A me, per segnalare la novità eclatante di quest´anno, torna alla mente la storiella di un ragazzo che dopo la maturità voleva iscriversi a Scienze delle Comunicazioni. «Così farò il regista di cinema, sarò il nuovo Spielberg, il mondo intero mi applaudirà», diceva. Io che sapevo bene quanto poco gli importasse del cinema, quanto sbuffasse ai miei consigli sui film, gli feci notare che era un impegno importante, bisognava applicarsi a fondo, avere una gran passione per raggiungere quell´obiettivo. Lui ci pensò un po´, si rigirò il cappelletto in testa un paio di volte e cambiò al volo: «Credo che farò il vetrinista, un lavoretto che dà le sue soddisfazioni ma è meno faticoso, trasformerò le vetrine dei negozi in opere d´arte! ». È proprio così: questo è il tempo dei vetrinisti, e anche le ultime vicende scolastiche confermano che la cosa più affascinante per tanti ragazzi è avere un proprio spazio espositivo. Non intendo una galleria d´arte o un laboratorio dove mostrare le proprie opere: oggi la vetrina più in vista nel corso affollato della città globale è YouTube.

Lì, su Youtube, si possono scaricare tutte le azioni goliardiche, lì c´è uno struscio di milioni di persone che guardano e apprezzano. Si può riprendere col telefonino un professore fuori di testa, uno scherzo pesante a un compagno deboluccio, uno spogliarello nei cessi della scuola e in un minuto farlo vedere a tutti quanti. Questa è la vera novità dell´anno, la svolta che permette a qualsiasi mentecatto di avere il suo quarto d´ora di celebrità. Naturalmente stampa e tv abboccano come trote di un laghetto sportivo, quasi non aspettano altro che farsi prendere all´amo. La società dello spettacolo, ossia la società vincente, che prima ignorava il mondo scolastico – così malinconico, ripetitivo, così serio – ora trova mollica per le sue gengive. È tutta una giostra di immagini e notiziole che vanno e vengono, tutto uno show dove un po´ ci s´indigna e un po´ si ride, è Paperissima che sguazza in ogni schermo di computer e scola facilmente nel mare magno della comunicazione indiscriminata.
Io mi domando se accadrà mai che oltre al professore cannarolo, a quello che si scaccola, a quello che fa lo scemo con l´alunna belloccia, un giorno qualcuno col suo telefonino raccoglierà anche una bella lezione su Seneca, mezz´ora di letture appassionate dei poeti maledetti, dieci minuti di trigonometria spiegata a regola d´arte. Sarebbe bello trovare su YouTube anche filmetti così. Sarebbe una vera conquista per la democrazia del sapere, si potrebbe sorridere della prof isterica o tartagliona ma anche approfittare di una lezione indimenticabile. Se invece la nuova tecnologia collezionerà solo miserie grottesche o patetiche, allora la scuola sarà ulteriormente declassata, ridotta a pista di circo. Tanto vale che agli insegnanti, a inizio anno, oltre al registro venga consegnato un naso rosso da pagliaccio, per far ridere meglio una classe che somiglia sempre più a un pubblico televisivo ansioso battere le mani allo scemo di turno.


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