Repubblica-Genova-Università, un 2005 all'insegna dei tagli per chiudere il buco
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Università, un 2005 all'insegna dei tagli per chiudere il buco
COSTANTINO MALATTO
Babbo Natale non porta regali all'Università di Genova ma tagli e ridimensionamenti: il consiglio d'amministrazione dell'Ateneo, che ha approvato ieri il bilancio preventivo per il 2005, ha preso atto delle difficoltà finanziarie derivanti in modo particolare dal blocco dei trasferimenti da parte del ministero e dall'aumento dei costi. I conti di previsione si chiudono in pareggio - come d'altra parte prescrive la legge - grazie ai tagli e all'opera di razionalizzazione cui ha messo mano il consiglio. A questo proposito è stata ufficializzata la nomina di Walter Bodrato a direttore amministrativo dell'Ateneo. Bodrato ricopriva già la carica di direttore vicario e sostituisce dal 1° gennaio prossimo Giuseppe Aceti che va in pensione. Cambio della guardia anche nel consiglio, dove il posto di Attilio Oliva, diventato amministratore delegato della Luiss, è stato preso da Marco Risso.
"È la premessa di un grosso lavoro di razionalizzazione - commenta il rettore Gaetano Bignardi - cui porremo mano nei prossimi mesi. L'Università deve tirare un po' la cinghia e questa razionalizzazione contribuirà a riportare i conti in ordine". Tra i provvedimenti varati dal cda c'è quello che prevede la creazione di un fondo riserve - per quest'anno sarà di 2,7 milioni di euro - per poter intervenire in caso di necessità finanziarie. Un fondo di questo genere esisteva negli anni scorsi ma era venuto a mancare perché ad esso si era attinto per far fronte alle difficoltà finanziarie degli ultimi anni.
Poi, come si diceva, le misure di razionalizzazione. Tra le quali da segnalare la centralizzazione del pagamento dei servizi ai vari dipartimenti, tra cui energia elettrica e riscaldamento, da parte dell'Ateneo. E il "tetto" ai costi dei servizi di pulizia. Misure che da sole non riuscirebbero tuttavia a sanare il buco del bilancio 2004, al quale si è posto rimedio con il blocco dei concorsi - per ora è di sei mesi, ma è probabile che sia esteso - e con l'attuazione di alcuni provvedimenti finanziari, tipo il rinvio al 2005 di alcuni milioni di oneri e il congelamento di investimenti previsti per il 2004.