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Repubblica/Genova: Università, i precari scelgono la piazza

Accanto a loro, si sta schierando tutto l´Ateneo

04/10/2008
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la Repubblica

Da via Balbi alla Prefettura, "assemblea itinerante". Per salvare lo stipendio

Questa mattina all´inaugurazione del Salone Nautico presidio insieme agli operatori del Cnr

MICHELA BOMPANI

I precari dell´Università marciano su Genova. Mercoledì mattina, dalle 9 alle 12, dalla sede del Rettorato, in via Balbi, alla Prefettura. La manifestazione, organizzata da Flc-Cgil, e i comparti Cisl e Uil - ricerca universitaria, però, si chiamerà "assemblea itinerante", così i precari in manifestazione saranno ugualmente retribuiti, diversamente, la partecipazione ad uno sciopero non sarebbe remunerata. Una beffa, per i 500 lavoratori precari (200 ricercatori e 300 tecnici amministrativi, 493 cococo, 7 a tempo determinato) che vedranno finire il proprio futuro lavorativo il 31 dicembre, quando saranno tutti licenziati, come determinato dall´azione triangolare dei ministri Tremonti, Gelmini e Brunetta. E questa mattina, all´inaugurazione del Salone Nautico, la protesta dei precari si fonderà con quella del Cnr e dell´intero fronte anti-Gelmini: dalle 9 in piazzale Kennedy «un numero che cresce con il passare delle ore, ma senza striscioni», spiegano i precari, distribuirà volantini informativi ai visitatori e attenderà la sfilata delle autoblu, dal ministro Claudio Scajola ai tre sottosegretari annunciati, Castelli, Brambilla e Crosetto. E il Comitato dei lavoratori precari, che ha compattato e organizzato la protesta in ateneo, è in attesa di una comunicazione dalla Prefettura: il ministro Scajola potrebbe decidere di riceverli in mattinata.
«Il tempo passa e 500 persone rischiano, dopo anni di contratti cococo di finire in mezzo a una strada a fine anno, contemporaneamente gli studenti vedranno chiudere o dimezzare servizi essenziali, che hanno pagato con le loro tasse», denuncia Milad Amini, responsabile del Comitato.
Ecco perché, la prossima settimana, le iniziative si infittiscono per combattere quella che i cinquecento chiamano «l´ultima battaglia»: lunedì e martedì, dalle 8.30 alle 10, il comparto universitario di Cgil, Cisl e Uil ha organizzato (con la partecipazione del comitato) un presidio davanti al Rettorato. E lunedì il Comitato dei precari è stato convocato nella sede del Pd, dall´onorevole Roberta Pinotti, e il giorno dopo, in Regione, dal presidente Claudio Burlando.
Mercoledì la protesta sfilerà nel cuore della città: all´"assemblea itinerante" è stato convocato tutto il personale dell´Università e degli enti pubblici di ricerca. "In Inghilterra è iniziata la caccia alla volpe. In Italia la caccia al precario", "Torquemada cacciava le streghe, Brunetta caccia i precari": stanno già preparando gli striscioni.
Accanto a loro, si sta schierando tutto l´Ateneo: dopo Lettere, il Comitato è stato invitato ad organizzare assemblee - nel giro dei prossimi dieci giorni - con docenti, presidi, precari e studenti, a Lingue, Ingegneria, Medicina. Il preside di Lettere Michele Marsonet, e il suo vice (e successore) Francesco Surdich stanno convocando tutti i colleghi delle altre dodici facoltà, per organizzare ulteriormente la mobilitazione.


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