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Repubblica/genova: Università, anche a Genova si occupa contro la Gelmini

Adesione alla protesta nazionale del 18.

06/05/2010
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la Repubblica

MICHELA BOMPANI

L´Ateneo di Genova entra nella mobilitazione nazionale indetta da tutte le sigle sindacali contro il ddl Gelmini, che culminerà, il 18 maggio, con l´occupazione del rettorato e sarà incastonata, nella settimana dal 17 al 22 maggio, in giorni di mobilitazione e agitazione, con rischio di blocco delle lezioni. E lunedì alle 10, alla Facoltà di Economia è stata convocata da Flc-Cgil un´assemblea generale di ateneo, cui parteciperà il segretario nazionale Flc-Cgil Marco Broccati per pianificare la protesta.
E mentre gli atenei s´infiammano contro la riforma dell´Università del ministro Gelmini, a Genova si inasprisce la protesta contro i pensionamenti "forzati" che colpiscono soprattutto i ricercatori: con qualche "salvato" eccellente, come il rettore Giacomo Deferrari. Il rettore, con il collega Antonio De Flora, ordinario di Biochimica alla facoltà di Medicina, proprio perché le loro attività accademiche rispondono a tutti i requisiti imposti da senato e consiglio di amministrazione, potranno dunque essere mantenuti in servizio (Deferrari avrebbe dovuto andare in pensione a novembre, pur mantenendo, come previsto dalla legge, la carica di rettore fino alla fine naturale del mandato). Il consiglio di facoltà di Medicina ha infatti deliberato di non pensionare il rettore, De Flora e cinque ricercatori. Sarà il senato accademico a decidere se accogliere la delibera.
Proprio i criteri "salva-pensionandi" votati, non senza qualche mal di pancia, dagli organi di governo dell´Università stanno facendo aumentare la temperatura all´interno delle strutture universitarie. Che non vogliono rinunciare a professori o ricercatori, o ritengono ingiusta la selezione. Così i direttori dei dipartimenti, quasi all´unanimità, si stanno rifiutando di applicarli. Chi è nella lista dei pensionamenti varati dall´ateneo può dunque chiedere di essere "sottoposto a giudizio" per sperare di evitare la messa a riposo. A dimostrare che la materia è ennesima fonte di attrito, il consiglio di facoltà a Lettere, ieri, é stato interrotto e rimandato a lunedì prossimo, proprio per cercare di guadagnare tempo e ridiscutere le liste dei sommersi e dei salvati. Il resto dei ricercatori, invece, prosegue la protesta contro il ddl Gelmini: rimangono tutti bloccati gli adempimenti per l´accreditamento dei corsi, cioè non ha fatto un passo indietro la volontà dei ricercatori di non fare lezione il prossimo anno accademico e l´ateneo così non può programmare corsi e lezioni.


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