Repubblica-Genova-Tutor, la rivolta delle elementari

Pagina IX - Genova
La protesta, nata alla Daneo e alla Giano Grillo, sta dilagando in tutti i quartieri: ecco la mappa completa
Tutor, la rivolta delle elementari
Quarantotto scuole su 75 hanno bocciato la novità della Moratti
La questione viene rimandata al prossimo anno scolastico: per ora tutto resta uguale
"Il contratto di lavoro non prevede questa funzione, quindi nessun supermaestro"
GIUSEPPE FILETTO

QUASI tutti in classe i 190 mila studenti liguri, ma non tutti allo stesso modo. Tanto che l'anno scolastico inizia nella disparità per i 60 mila alunni delle elementari: la maggior parte degli insegnanti della Liguria ha respinto l'istituzione del tutor, figura prevista dalla Riforma-Moratti. Per dare l'idea della "protesta silente", soltanto a Genova 17 direzioni didattiche su 28 l'hanno respinta; precisamente 48 scuole su 75 cominciano l'anno scolastico facendo a meno di questa nuova figura docente.
E se ieri è stata l'ultima tornata di scuole a riaprire i battenti, come prescritto dal calendario regionale (anche se uno sparuto numero di plessi scolastici, quelli di Sestri Ponente, rientrerà lunedì prossimo), hanno già detto no al tutor i maestri delle Da Passano, Burlando, Anna Frank e Giovine Italia; tutte le 4 elementari della direzione didattica Maddalena (Daneo, Giano-Grillo, Polacco e De Scalzi). A Ponente l'hanno respinto al mittente le tre scuole di Prà (Thouar, Montanella e Paganini) e le due di Cornigliano (Ferrero e Sbarbaro). Massiccia la contestazione, guidata dal comitato dei genitori (capitanato da Stefania Camilloni) nelle 6 scuole di Voltri: D'Albertis, De Amicis, Voltri-Due, Aldo Moro, Fabbriche e Crevari. Inoltre, le tre che fanno capo alla San Giovanni Battista di Sestri (l'omonima scuola, la 25 Aprile e la Rodari) hanno deciso "di lasciare tutto com'è", assicura la maestra Rosalba Califra. Lo stesso hanno fatto le altre due direzioni didattiche di Sestri: Foglietta e Carducci-Alfieri-Pezzani.
Unanime la posizione in Valpolcevera. Hanno "bocciato" il tutor le tre scuole di Teglia (l'omonima elementare, quella di Villa Sanguineti e la 2 Giugno di Borzoli) e le tre di Bolzaneto (Alighieri, Murta e Morante). "Precisiamo: sono funzioni tutoriali non previste dal contratto di lavoro 2002-2005 - spiega Carla Barzaghi, capo dell'istituto comprensivo - perciò, con delibera votata a maggioranza dal collegio dei docenti, abbiamo affidato queste competenze a tutti i maestri della classe". Una scelta che sostanzialmente non cambia nulla, ma "provocatoria". Così come farà Luisa Zonfrillo, direttrice di Staglieno: "Se la legge m'impone di garantire il tutor agli alunni, io affiderò questa funzione all'équipe di classe". Una scappatoia nella legge, che, comunque, permette di dare l'incarico a pioggia, a tutti gli insegnanti delle classi comprese nelle scuole Mazzini di via Lodi, Andersen, Montesignano e Sant'Eusebio; ma che nello stesso tempo rimanda la questione al prossimo anno.
Tradotto: tutti tutor, nessuno è tutor. Esplicite invece le delibere dei circoli didattici di San Fruttuoso (Battisti e XII Ottobre), San Gottardo (scuola di via De Vincenzi e San Giacomo) e Quarto (Palli, Fabrizi e D'Eramo). Così come a Quezzi (Fontanarossa, Ball, Borsi e Fanciulli): "L'abbiamo respinta poiché nella funzione docente, che già svolgiamo, sono comprese le mansioni di tutoraggio, perciò non riteniamo possano essere attribuite ad un solo insegnante - dice Marco Scanavini, maestro alla Borsi - inoltre, questa figura prepara il terreno al docente prevalente, creando insegnanti di serie A e B".