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Repubblica/Genova: Test d´ammissione a Medicina A rischio le prove per 42mila

Dopo lo scandalo di Catanzaro per la prova truccata, potrebbe essere ridiscusso l´esito in tutto il Paese

09/10/2007
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la Repubblica

Il Tar ammette il ricorso: coinvolte 36 facoltà italiane

Tutto era nato da risposte "proibite" via sms. L´udienza il 6 dicembre
Il caso riguarda 922 persone solo nell´ateneo genovese
MASSIMO CALANDRI

GIUDICANDO «ammissibile» il ricorso presentato da uno studente genovese, il Tribunale amministrativo della Liguria ha messo un bel punto interrogativo sulla recente test di ingresso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Un concorso cui avevano partecipato oltre quarantamila persone in 36 università italiane - poco meno di un migliaio nel capoluogo ligure - e che potrebbe essere annullato. La decisione è attesa per il prossimo 6 dicembre, ma il fatto stesso che il Tar abbia accolto l´impugnazione, ordinandone la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, suggerisce qualcosa circa la prossima, clamorosa sentenza.
E´ la storia di Catanzaro, delle buste trovate aperte prima della prova di ammissione, delle risposte ai quesiti mandate via sms in cambio di migliaia di euro, dell´annullamento sancito a tempo di record dal ministro della Sanità. L´esame è del 4 settembre scorso, succede tutto nel giro di qualche giorno. Fabio Mussi però boccia solo il concorso calabrese. Dimenticando che un sms può essere inviato dappertutto, in una delle tanti sedi universitarie che hanno ospitato il test in contemporanea. A Genova, ad esempio. E´ quello che ha sostenuto uno dei 922 partecipanti. Uno rimasto fuori dal numero chiuso fissato all´ombra della Lanterna (200). Uno che dice: e se tra i vincitori c´è qualche studente che ha ricevuto le soluzioni grazie ai messaggini? L´aspirante universitario bussa alla porta dell´avvocato Andrea Bava, che prepara l´impugnazione e la sottopone al Tar. I giudici regionali trovano il ricorso tutt´altro che campato per aria. E nei giorni scorsi fissano l´udienza in cui si deciderà se annullare o meno il concorso genovese (e inevitabilmente, quelli tenuti nelle altre università). Vale la pena di segnalare che anche in altre città sono state presentate impugnazioni analoghe nella sostanza, e richieste di risarcimento, ma che questa è stata la prima istanza in assoluto ad essere stata accolta. E´ qui, in altre parole che si deciderà la sorte delle migliaia di studenti.
I numeri sono importanti: a Roma, tra La Sapienza e Tor Vergata, alla prova del mese scorso hanno partecipato cinquemila persone. Più di duemila a Milano, 1.913 a Catania, 1.784 a Palermo, 1.414 a Bologna, 2.354 a Napoli. Il Ministero della Sanità aveva predisposto 80 quesiti, demandando a ciascuna università la gestione dei test. La commissione che si era occupata della elaborazione della prova aveva tuttavia commesso degli errori: in particolare, due domande erano state successivamente annullate - e non conteggiate nella compilazione delle graduatorie - perché in realtà prevedevano risposte plurime. «Un imbroglio con spunti di sadismo - lo aveva definito Mario Falconi, presidente dell´Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Roma -: l´esame a quiz che viene proposto agli studenti, molto verosimilmente, non verrebbe superato nemmeno da molti docenti universitari». Ma il problema era stata la violazione delle buste e la trasmissione delle risposte con il telefonino. «L´ennesimo scandalo che ha investito la Facoltà di medicina testimonia lo stato caotico in cui versa la formazione del medico in Italia», aveva protestato il sindacato medici Anao Assomed. Per Enrico Panini, leader della Flc Cgil, «siamo di fronte ad una questione morale di dimensioni impressionanti». Sull´argomento il deputato diessino Franco Amendola ha presentato un´interrogazione parlamentare. Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura della Camera, ha chiesto di «abolire il test di ingresso».
Ma adesso è l´impugnazione genovese che fa discutere: le riflessioni che hanno portato i giudici ad ammetterla sono inevitabilmente condivisibili - gli sms possono essere inviati ovunque -, tutto suggerisce che il mese prossimo quarantamila studenti e passa ripeteranno l´esame.


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