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Repubblica-Genova-Tempo pieno, la carica di genitori e insegnanti

Assemblea al Cassini per preparare la marcia di sabato Tempo pieno, la carica di genitori e insegnanti BRUNO PERSANO ...

11/01/2004
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la Repubblica

Assemblea al Cassini per preparare la marcia di sabato
Tempo pieno, la carica di genitori e insegnanti
BRUNO PERSANO


C'era Marco Scanavini, maestro elementare a Quezzi, leader storico dei Cobas. C'era Piero Sarolli, del Coordinamento difesa del tempo pieno. C'erano genitori e insegnanti. In cento, nonostante il primo tiepido sabato di saldi, si sono riuniti ieri al liceo Cassini per protestare contro l'intenzione di ridurre il tempo pieno nelle elementari e nella scuola media. Hanno deciso che sabato prossimo 17, alle otto e cinquantadue, partiranno dalla stazione di Principe per partecipare alla manifestazione nazionale a Roma. Da piazza della Repubblica a piazza del Popolo, passando sotto le finestre del potere per gridare la protesta contro il decreto cancella-tempo-pieno.
Le famiglie tremano: a Genova, il tempo pieno è frequentato da 14.000 alunni delle elementari e da 5.000 delle scuole medie. In città sei donne su dieci lavorano, il 10% in più della media nazionale: per molti genitori il tempo pieno è un'esigenza. La riforma Moratti sostiene che le ore d'insegnamento scenderanno da 40 a 27: il tempo pieno rischia la scomparsa: "Hanno promesso che forse la riduzione dell'orario inizierà solo nel 2004-2005 - dicono gli antimorattiani - ma le promesse sono vaghe; il rischio che l'esperienza didattica sfumi e la riforma provochi un danno sociale grave alle famiglie, è quanto mai concreto". Un mese fa, un corteo colorato di bimbi e mamme, si snodò dal Porto Antico alla Prefettura con palloncini e cartelli di protesta. Sabato, a Roma, il dissenso raccoglierà rappresentanti da tutta Italia "soprattutto dal centro e dal nord", anticipa Marco Scanavini. "Lo scopo della dimostrazione è il ritiro del decreto o almeno, l'accoglimento degli emendamenti che salvaguardano l'occupazione degli insegnanti e tutelino le risorse destinate ai programmi di tempo pieno nelle scuole dell'obbligo. Noi continueremo la lotta: non ci stancheremo di ripetere che così com'è, il decreto Moratti non va bene. Porteremo settantamila firme alla commissione parlamentare: dovranno ascoltarci!"
Ieri, nella riunione al Cassini, i capi del movimento spontaneo contro la riforma Moratti, hanno illustrato obiettive e strategie della lotta: "Il ministero ha accolto alcuni emendamenti che garantiscono i colleghi del tempo pieno per il prossimo anno - ha detto Piero Sarolli del Coordinamento - ma resta da convincere ancora il governo sulla necessità di modificare il decreto".


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