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Repubblica-Genova-Scuola, si riparte ma la riforma resta un rebus

Il neo assessore: "Il problema è la Moratti" Scuola, si riparte ma la riforma resta un rebus ...

13/09/2004
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la Repubblica

Il neo assessore: "Il problema è la Moratti"
Scuola, si riparte ma la riforma resta un rebus


PRIMO giorno di scuola, malgrado la Moratti. Da questa mattina migliaia di studenti genovesi e liguri - sono 129.000 gli iscritti da Ventimiglia a La Spezia - tornano in classe, tra mille perplessità legate ad una riforma che sembra scontentare tutti ed è ancora ben lontana dall'essere applicata. Ricominciano gli studenti delle scuole superiori (29.000, nel capoluogo ligure), preceduti la scorsa settimana da quelli degli istituti professionali. Al via anche, tra oggi e giovedì, i bimbi delle elementari e quelli delle medie inferiori, con calendari diversi per ciascun istituto. Quest'anno il calendario dell'assessorato regionale prevede come data d'inizio "consigliata" il 16 settembre. Si torna sui libri in un clima di generale incertezza: a Genova si parla anche di un progetto per meglio accogliere i piccoli studenti di origine straniera, e che dovrebbe permettere - compatibilmente alle esigenze delle famiglie - di distribuire sul territorio gli alunni immigrati in modo da non avere più del 25% di alunni "in situazioni di disagio certificato" (stranieri in Italia da meno di 3 anni, bambini con difficoltà familiari, situazioni di handicap fisico o psichico) per ogni classe.
Andrea Sassano, assessore genovese alle istituzioni scolastiche, fa gli auguri a tutti - studenti, insegnanti, famiglie - ma non nasconde le difficoltà. "Il problema della nostra scuola è la riforma Moratti, inutile nasconderlo: una riforma che ci riporta indietro di secoli, sulla quale non posso che esprimere un giudizio negativo. Del resto, come altrimenti si potrebbe giudicare un progetto che in pratica punta ad una diversificazione delle scuole per ceto sociale ed economico? Questa è una riforma, per fortuna, già inapplicabile. Ma che crea comunque confusione, impedendoci tra l'altro di fare un salto di qualità che attendiamo da tempo. Mi auguro venga immediatamente ritirata da un prossimo governo di centro-sinistra". C'è poco da stare allegri, insomma. L'assessore risponde con un sorriso, ed invita a vincere il pessimismo. "In un giorno come questo, il mio augurio è per tutti di buon lavoro. Compatibilmente alla Moratti, s'intende".


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