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Repubblica/Genova: Scuola media, quadri da brivido

I primi due anni, improvvisamente, diventano più difficili. E mancano ancora i risultati degli ammessi all´esame

14/06/2006
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la Repubblica

il ministro
il rito
Boom di bocciati, a Marassi in venti ripeteranno la classe

La preside: "Professori e alunni non cambiano, nella riforma una possibile spiegazione"
Confermata la tesi che vuole le ragazze molto più diligenti dei loro compagni maschi
MARCO LIGNANA

Altro che pacchia, farsa o passeggiata. La scuola media sembra diventata più difficile delle superiori. Almeno a Genova, o almeno in alcune scuole della città. A vedere i quadri, usciti ieri nella maggior parte degli istituti, le cose non vanno esattamente come si crede. I giovani allievi arrivano quasi con timore davanti alle porte che varcano ogni giorno dell´anno, e ne hanno ben donde, perché se è vero che in alcuni istituti la percentuale dei respinti è bassa o molto bassa, in molti altri non è per niente così. Alla "Boccanegra" di Borgoratti, ad esempio, i non ammessi all´anno successivo o all´esame di terza sono la bellezza di ventuno. Alla Cambiaso di Marassi il discorso non è tanto diverso, visto che sono più di venti i ragazzi a non essere riusciti a superare il giudizio dei professori.
Va sicuramente meglio da altre parti, anche se scuole dove non ci siano bocciati o ritirati praticamente non ne esistono: alla Strozzi di Quarto-Sturla i non ammessi sono quattro, anche se le classi non sono moltissime, alla Durazzo di Quinto tre non ammessi ma molti più iscritti, mentre alla Don Milani, in salita Carbonara, i non promossi sono soltanto due. Le difficoltà più grandi, quasi ovunque, sono nei primi due anni. Molto meglio la situazione in terza, ma bisogna aspettare l´esito degli esami, in programma questa settimana. Come sostengono da parecchi anni sociologi, esperti dell´infanzia o semplicemente gli stessi professori, le ragazze vanno meglio dei compagni. Tesi confermata, in molti istituti, proprio dai quadri appesi alle pareti d´ingresso. Simbolo della Genova che cambia, invece, compare anche un buon numero di stranieri e figli di immigrati.
Per Biagia Giandinoto, preside della media statale Boccanegra, le cose quest´anno sono cambiate: «Gli anni scorsi c´era stato sicuramente un calo di studenti bocciati, e questo vale per tutta l´Italia, non solo per Genova. Per quanto riguarda la nostra scuola, i ragazzi sono stati respinti esclusivamente per l´alto numero di debiti didattici». Dunque soltanto troppe materie con votazioni insufficienti, nessuna decisione "disciplinare", nessuna "testa calda" cui farebbe bene un estate di esami di coscienza. Ma visto che in non poche scuole a disperarsi sono stati in tanti, una spiegazione si può trovare: «Sicuramente la legge Moratti ha una sua piccola responsabilità - continua Biagia Giandinoto - visto che in seconda ci sono molti più vincoli per promuovere gli alunni e i metodi di valutazione si sono complicati. È l´unica spiegazione che posso dare, anche perché i professori non cambiano da un anno all´altro e le materie bene o male sono sempre le stesse. A meno che questa volta i ragazzi abbiano smesso di studiare di colpo, invertendo la tendenza degli anni scorsi. Le differenze fra una scuola e l´altra le fanno i criteri degli insegnanti. C´è chi preferisce essere di aiuto agli studenti non promuovendoli e chi semplicemente pretende un po´ di più. Ma questo avviene ovunque».


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