FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3795277
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Genova-Rivolta contro la Moratti "Stop ai test di valutazione

Repubblica-Genova-Rivolta contro la Moratti "Stop ai test di valutazione

Pagina IV - Genova Rivolta contro la Moratti "Stop ai test di valutazione" Docenti e genitori contestano il decreto del ministro Prove rinviate, respinte o affidate alla li...

15/04/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Pagina IV - Genova
Rivolta contro la Moratti "Stop ai test di valutazione"
Docenti e genitori contestano il decreto del ministro
Prove rinviate, respinte o affidate alla libera scelta dei singoli allievi
In elementari e medie pioggia di diffide ai direttori didattici
GIUSEPPE FILETTO


La DISOBBEDIENZA si scatena nel capoluogo ligure, ma dicono che sia un "virus" destinato a diffondersi in tutta Italia. E tanto per non tradire la fama di Genova città di partenza, contro il sistema di valutazione introdotto dal ministro Letizia Moratti diverse scuole hanno preso già posizione, rifiutando le schede stampate e spedite a tutti i direttori scolastici ed ai presidi.
Alla elementare Maria Mazzini di Castelletto, così come all'Embriaco di via Fieschi, ma anche alle medie Garaventa e Baliano, alla Daneo del Centro Storico, come alla "Borsi" e al circolo didattico di Quezzi, sono arrivate le prime diffide, scritte dai genitori: proibiscono ai capi di istituto ed agli insegnanti di sottoporre i figli alle prove di valutazione, meglio conosciute come test Invalsi, acronimo che sta per Istituto Nazionale di Valutazione Sistema Scolastico.
Il decreto di istituzione era stato approvato lo scorso ottobre, diventando obbligatorio dopo 3 anni di sperimentazione nelle scuole elementari e medie, mentre rimane facoltativo nelle superiori. Nella scuola primaria i direttori scolastici ed i presidi sono tenuti a far svolgere i test in seconda e in quarta elementare; anche in prima media; nelle scuole secondarie i collegi dei docenti scelgono se adottarli o meno.
Il Ministro all'Istruzione aveva presentato le prove come metodi scientifici, attraverso i quali stabilire i livelli d'apprendimento degli studenti e le metodologie utilizzate dai docenti, per migliorarli nella qualità. Di fatto, le schede serviranno al Miur per valutare scuole e insegnanti - questi ultimi sono chiamati "somministratori" dei test -, destinando fondi di incentivazione per le strutture meglio classificate. Il Coordinamento dei Genitori per la Difesa del Tempo Pieno, formatosi a Genova e in tutta la Penisola quando fu emanato il Decreto-Moratti, considera scellerato questo sistema "che interviene su aspetti fondamentali, sulle norme generali dell'istruzione, annulla il principio dell'autonomia spettante a ciascuna scuola". "A prescindere che si possa essere d'accordo o meno sull'adozione di questo sistema - dice Emanuela Massa, presidente del consiglio dell'Istituto Comprensivo del Centro Storico - denunciamo l'assenza di democrazia, con cui vengono prese le decisioni, la vergognosa pratica di mettere i bambini al centro di scelte che, invece, andrebbero prese soltanto dai genitori e dalla scuola". I test, peraltro, non sono anonimi.
Le prove in un primo tempo dovevano essere completate entro l'8 aprile, termine slittato al 16. Comunque, all'Embriaco, dove i test sono stati compilati mercoledì, sono arrivate 63 diffide. "Tuttavia - sottolinea Massa - il direttore Giambattista Garbato ha ordinato agli insegnanti di farli espletare. Anche ai bambini i cui genitori avevano diffidato". Ma alcuni maestri, dopo aver distribuito i test, hanno lasciato ai bambini la libertà di compilarli o lasciarli in bianco. Comportamento diverso alla "Mazzini": Mario Tallone, il direttore, ha recepito le diffide, riunendo i bambini in una classe durante le prove. In altre scuole, come la "Richeri" di Albaro, le famiglie non sono state informate in tempo.
Scuola che vai, metodo che trovi. Se alla media Centuriore di Sestri in tanti hanno rifiutato il sistema di valutazione, a Voltri il consiglio del circolo didattico si è limitato a scrivere una lettera alla direzione. "Abbiamo ritenuto dirompente diffidare il direttore e gli insegnanti - spiega Stefania Camilloni, presidente di circolo - ma vogliamo essere informati sullo svolgimento dei test". Tra le scuole superiori, al tecnico Majorana di Molassana le prove sono state rinviate. Respinte, invece, all'alberghiero Bergese, dove ieri gli studenti e gli insegnanti hanno attuato un'occupazione simbolica e un "corteo funebre" nelle strade di Sestri Ponente, per protestare contro la riforma che penalizza gli istituti tecnici e professionali.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL