FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3787437
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Genova-Provveditorato, la rivolta dei precari

Repubblica-Genova-Provveditorato, la rivolta dei precari

Centinaia di insegnanti prendono d'assalto via Assarotti, i funzionari tentano di calmarli, momenti di alta tensione Provveditorato, la rivolta dei precari Dura denuncia: "Graduatorie sb...

11/08/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Centinaia di insegnanti prendono d'assalto via Assarotti, i funzionari tentano di calmarli, momenti di alta tensione
Provveditorato, la rivolta dei precari
Dura denuncia: "Graduatorie sbagliate, manca il tempo per i ricorsi"
"Il ministero ha creato una situazione che non riusciamo a sostenere" ammettono in via Assarotti. Gli interessati sono 4000
DANIELE GRILLO


Errori, "precaria esasperazione", e un funzionario costretto a scendere nell'atrio della direzione scolastica per calmare le acque. Il sistema scuola arriva al collasso proprio nella settimana di Ferragosto, quando molti sono in ferie e a graduatorie e supplenze neppure ci pensano. Eppure sono tantissimi i docenti precari di terza fascia, circa 4000 nella sola provincia di Genova, che rischiano di "regalare" preziose ore di lavoro e quindi denaro a qualche collega che non ne ha diritto. "Il ministero ha creato una situazione che noi non riusciamo a sostenere - dice un funzionario della direzione scolastica - i criteri di valutazione per stilare le graduatorie sono cambiati da un giorno all'altro, obbligando a riscrivere le valutazioni tre volte nell'arco di due mesi. E col sistema informatico nazionale che utilizziamo gli errori saltano fuori in fretta". Ieri, giorno della pubblicazione delle graduatorie, la sede della direzione di via Assarotti è stata letteralmente presa d'assalto dai docenti-precari più penalizzati, appunto quelli in lista nella terza fascia. Molti sono tornati apposta dalle località di villeggiatura, molti hanno mandato parenti e amici. Si avvicinano ai caotici tavoli con sopra i fascicoli delle "classifiche", si mettono da parte per fare i conti e poi, nella maggior parte dei casi, notano l'errore e salgono a reclamare. "Mi hanno segnato 140 punti in più", dice un professore che, per paura di provvedimenti futuri, scatta al primo piano per segnalare il fatto. In realtà la maggior parte dei "ricorsisti" deve richiedere, non restituire. "Mi hanno segnato 18 punti di abilitazione invece che 42 - dice Giancarlo Tarella, che sogna una cattedra in matematica - e mi vengono dodici punti anche nella colonna del "servizio"". Punti che pesano moltissimo, perché valgono una porzione di sole diversa. "Per colpa del loro errore mi trovo settanta persone davanti - dice una ragazza - ottenere un'ora di supplenza sarà un'impresa". C'è poi chi deve fare piccoli aggiustamenti, due, tre punti. Qualcuno ne colleziona sei o non capisce il perché di un numero che si aspettava diverso. Casi particolari che devono essere esposti all'apposito ufficio entro cinque giorni dalla pubblicazione della graduatoria, e quindi entro sabato. Ed essendo di sabato chiusi gli uffici della direzione, i giorni diventano quattro, anche se chi vorrà potrà mandare una raccomandata. "Facciamo quel che possiamo", dicono all'"ufficio reclami". E intanto la coda aumenta. Tra assembramenti nell'atrio e attese per le revisioni ci sono oltre cento persone in attesa di una risposta sul proprio incerto futuro professionale. Chi è fuori città farà meglio a tornare a casa in fretta, anche perché su internet le graduatorie non ci sono ancora, numeri verdi da chiamare non ce ne sono, e quindi non rimane che recarsi fisicamente in via Assarotti. Ritirato l'apposito modulo, si potranno effettuare i dovuti aggiustamenti, sulla base dei quali verrà riscritta la graduatoria. Ma i tempi si allungano. "In teoria - dice il funzionario - dovevamo assegnare le supplenze intorno al 31 luglio. In alternativa il termine ultimo è fissato al 24 agosto, ma quest'anno sarà già un ottimo risultato riuscire a chiudere i giochi entro l'inizio dell'anno scolastico". Le componenti alla base di questo vero e proprio "virus" di sistema sono da ricercare nelle continue modifiche apportate ai nuovi criteri di valutazione imposti dalla riforma Moratti. In un primo tempo il professor Rossi doveva presentare la propria domanda entro il 21 maggio. Poi una legge ha cambiato alcune cose, e il professor Rossi è stato obbligato a riprendere la propria domanda, aggiornarla e ripresentarla entro il 21 giugno. Dopo questa data qualcosa è cambiato ancora (per esempio è stato annullato il punteggio doppio per chi ha prestato servizio in un paese di montagna), e il computer è andato in tilt. Che il sistema informatico del Miur, al centro da tempo di una battaglia tra i potenziali futuri gestori, non fosse proprio una macchina perfetta già lo si sapeva. Ma quest'anno ha dato il meglio di sé, aggiungendo e togliendo a propria discrezione, e rischiando di far iniziare l'anno scolastico con gravi "buchi" nell'organico docenti. In via Assarotti non si danno per vinti, e lavorano ininterrottamente per risolvere la situazione. Chiedono solo una cosa: non nominare la Moratti.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL