Repubblica-Genova-Picconate sulla Moratti "No alla scuola azienda"

Due giorni di convegno organizzati dal coordinamento dei genitori
Picconate sulla Moratti "No alla scuola azienda"
Crozza, cabaret di solidarietà
Ovazione per Lidia Menapace: "Vogliono tornare all'avviamento al lavoro, per segnare il destino di cittadini di serie A e di serie B"
GIUSEPPE FILETTO

RESISTERE. "Per non farsi omogeneizzare nella scuola-azienda di Letizia Moratti - dice Lidia Menapace - in quella scuola dove si torna all'avviamento al lavoro, che segna il destino di cittadini di serie A e di serie B". L'applauso più lungo va a lei, alla scrittrice e partigiana che ha "iniziato a resistere nel ?43 e da allora non ha più smesso". Scroscio di mani sentito, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, durante il convegno "La scuola che vogliamo", organizzato dal Coordinamento Genitori per la Difesa del Tempo Pieno. Ma nella mattinata di ieri è toccato a una professoressa inglese, Jane Basset, ricordare come la riforma che oggi si appresta a fare il Ministro, "in Inghilterra ed in altri Paesi europei, come la Francia, è stata fatta già vent'anni fa, con risultati catastrofici". "Il modello di scuola italiana, che resiste ancora, dovrebbe essere esportato - aggiunge la docente di Letteratura e Lingua Inglese - soprattutto per la sua capacità di travaso, di superare i confini scolastici, per la sua visione ampia rispetto alle questioni sociali e politiche". Invece, "in questi ultimi anni manca un progetto dentro la scuola, che opera nel buio, sebbene gli insegnanti e una serie di operatori si sforzino di percorrere una strada", come spiega Giuliano Carlini, docente alla Facoltà di Scienze Politiche, "ma soprattutto padre di un ragazzo di 15 anni". Aggiunge: "Oggi la società e la politica viaggiano nell'assoluta miopia".
Due giorni di convegno. "Con uno sforzo disumano da parte di noi genitori, per superare non poche difficoltà", confessa Elisabetta Ghiara, madre di tre figli, tutti iscritti alla scuola pubblica. La "due giorni", aperta dagli assessori comunali Luca Borzani e Andrea Sassano, nella Sala del Maggior Consiglio oltre i relatori ha visto alternare la presenza di insegnanti, presidi e maggiormente genitori. "I più preoccupati del destino della scuola pubblica", aggiunge Ghiara.
Ieri sera la giornata è stata chiusa dallo spettacolo di cabaret di Maurizio Crozza e di Carla Signoris; dall'attrice e cantante Roberta Alloisio e dal fratello Giampiero, musicista e paroliere di Gaber e Ombretta Colli; inoltre, dalla musica dei complesso locale "Congrega" e dagli "Eskimo" (gruppo composto da studenti di varie scuole superiori di Genova); infine, dal Coro Daneo, formato da genitori e insegnanti dell'omonima scuola del Centro Storico, che da oltre due anni cantano e vanno in giro in tutta Italia.
Oggi è giornata di chiusura del convegno, con la terza assemblea nazionale dei coordinamenti, che si sposta alla Sala Cambiaso del Palazzo della Meridiana. Nei vari tavoli tematici si parlerà di scuola dell'infanzia, di formazione e lavoro, di accoglienza ed intercultura.
Ieri la Sala del Maggior Consiglio è stata allestita con cavalletti colmi di fotografie che raccontano momenti più significativi vissuti nel 2004 in tante scuole genovesi: dalle occupazioni da parte dei genitori "alla grande alleanza tra le famiglie e gli insegnanti per contrastare i cambiamenti devastanti della Riforma-Moratti"; fino ad arrivare alla manifestazione che a Genova portò in piazza diecimila persone. Ma anche le foto dei bambini impegnati in attività di aggregazione, svolte durante il tempo pieno e il tempo prolungato: ciò che (forse) in futuro sarà difficile vedere.