Repubblica-Genova-Niente tregua per la Moratti mille in piazza a Oregina

LA MARCIA
Genitori e bambini insieme in difesa della scuola pubblica con musica e giocolieri: circonvallazione a monte in tilt
Niente tregua per la Moratti mille in piazza a Oregina
E la mobilitazione continua, nuovo presidio davanti alla chiesa di san Teodoro
Lo slogan più gettonato: "Facciamo quattro passi perché la riforma non passi"
GIUSEPPE FILETTO

SONO sbucati da ogni angolo. Quando in tanti temevano che la manifestazione contro la Riforma-Moratti fosse stata disertata, genitori e bambini sono arrivati da ogni scuola del circolo didattico di Oregina e del Lagaccio. Non li ha frenati neppure il freddo, la tramontana tagliente, il termometro che in via Vesuvio ieri pomeriggio si è fermato a sette gradi.
Circa mille persone si sono date appuntamento all'incrocio tra via Napoli e via Boine, all'ex capolinea del "35", e da lì, tutte insieme, sono andate in corteo fino alla piazza della Pace ("Uno spiazzo sterrato, che secondo un progetto mai realizzato dovrebbe diventare appunto una piazza"). "Fanno bene - dice un'anziana signora, ferma sul marciapiede - perché questo che ci governa ora, ci vuole portare via tutto".
All'uscita di scuola, alle 16.30, dalla parte più a levante del quartiere sono confluiti gli scolari, le mamme ed i papà delle scuole Spinola, Duca degli Abruzzi; dalla zona di ponente quelli della "Mario Mazza" e dalle altre parti la "10 Dicembre", la "Gastaldi" e la materna Don Acciai. In testa ai cortei due simpatici trampolieri, tanti bambini con i fischietti e le maracas, i palloncini colorati e gli striscioni contro il decreto. Non sono mancati gli slogan cantati: "Moratti, Moratti, vai a lavare i piatti".
La manifestazione, in difesa del tempo pieno e del tempo prolungato, è durata un'oretta piena, ma tanto è bastato per creare più di un disagio alla circolazione: l'intera Circonvallazione a Monte è rimasta bloccata ed il resto della viabilità (a Nord di Principe e della Nunziata) ha subito pesanti rallentamenti.
Al motto "Facciamo quattro passi, perché la riforma non passi", la protesta di ieri segue tutte le altre spontanee delle scorse settimane, in parte anche il calendario messo a punto dal Coordinamento Genitori. Sabato scorso è toccato alle scuole di Voltri (alla elementare D'Albertis hanno fatto una notte di occupazione simbolica): con un corteo di ciclisti (genitori e insegnanti) che dalla piazza di Mele ha seguito la classicissima Milano-Sanremo. Qualche giorno prima era toccato alle scuole di Sestri Ponente e di Cornigliano: i genitori ed i maestri hanno effettuato presidi in tutte le piazze dei due quartieri. Quindici giorni fa quelli della Valbisagno e di San Fruttuoso.
La mobilitazione non si ferma, fanno sapere dal Coordinamento. Nella stessa giornata di ieri, alla scuola Borsi si è costituito il comitato del circolo didattico, mentre alla biblioteca della elementare Giuseppe Garibaldi di via Bologna si è tenuta l'assemblea dei genitori e dei docenti delle scuole del circolo didattico di San Teodoro. All'incontro sono stati invitati i rappresentanti del Coordinamento Genitori Democratici. Inoltre, oggi, alle 16.30, lo stesso comitato distribuirà materiale informativo e focaccia davanti la chiesa di San Teodoro (piazza Di Negro).
Sempre oggi, alle 17, è prevista l'assemblea alla scuola media Giustiniani di Rapallo, mentre l'Istituto Comprensivo di San Fruttuoso riunisce il comitato dei genitori presso la scuola XII Ottobre di via Galeazzo. Infine, domani, alle 17, è in calendario l'assemblea cittadina indetta dal Coordinamento Genovese in Difesa del Tenpo Pieno e del Tempo Prolungato: l'appuntamento è al liceo artistico Barabino di viale Sauli.
La prossima settimana si annuncia ugualmente agitata: lunedì si inizia con i genitori dell'Istituto Comprensivo "San Francesco da Paola", che invita genitori e docenti all'assemblea che si terrà alle 21 nei locali della circoscrizione, in via Lugo. Mercoledì prossimo, alle 16.45, la mobilitazione si sposta nuovamente a Ponente, con la media Alessi di Pegli che riunisce il comitato dei genitori di tutto il circolo didattico.