Repubblica/Genova: Niente soldi ai prof, le lezioni non partono

UNA falsa partenza. O meglio, un inizio di anno scolastico ritardato per gli studenti del Nautico che da piazza Palermo dovrebbero trasferirsi in Darsena. La nuova sede, però, non è ancora pronta e soltanto oggi la Provincia dovrebbe consegnarla al preside. Se così non fosse, si creerebbero problemi, simili a quelli che in questi giorni vivono i circa 1200 allievi dei corsi triennali di formazione professionali. Con una e-mail spedita ieri dalla Regione, ad anno scolastico iniziato, i presidi di 40 scuole tecniche e professionali della Liguria sono stati "invitati" a sospendere i corsi, a rimandare a casa gli studenti, fino a prossimi chiarimenti del Ministero

INIZIA, ma non per tutti. Già, perché ieri non per tutti i 170 mila studenti della Liguria si può dire che sia stato il primo giorno dell´anno scolastico. A iniziare dal Nautico San Giorgio, che ha dovuto spostare di 4 giorni la partenza nella nuova sede in Darsena. Anche i circa 1200 studenti liguri della formazione professionale sono stati rispediti a casa. Una e-mail, partita ieri, ad anno scolastico iniziato, dagli uffici della Regione, informa i presidi "di sospendere temporaneamente i corsi triennali, in attesa di chiarimenti da parte del Ministero".
Soltanto giovedì (se le cose andranno per il verso giusto), gli studenti del Nautico potranno entrane nelle classi della Darsena. Anche se l´edificio è stato presentato alla stampa e inaugurato già un paio di volte. Si vocifera che ci sia ancora qualche collaudo da fare, ma la versione ufficiale racconta che la consegna dell´edificio arriverà soltanto stamattina. «Abbiamo ancora qualche revisione da fare - spiega, diplomaticamente, il preside Vladimiro Iozzi - ci sono ancora dei lavori sul lato mare, ma entriamo con molta fiducia, sperando che si possa iniziare presto». E se la "liberatoria" della Provincia non dovesse arrivare nella giornata di oggi? «Nascerebbero tanti problemi», risponde Iozzi. Problemi insormontabili. Infatti, la vecchia sede, quella di piazza Palermo, è stata svuotata, il trasferimento di laboratori, banchi, sedie e mobili è stato effettuato.
Il preside del Nautico è in "buona" compagnia. A non sapere cosa fare sono anche i capi di istituti degli istituti tecnici e professionali: una decina di scuole a Genova, quaranta in Liguria. La comunicazione via Internet, spedita da Sandro Clavarino, funzionario regionale dell´assessorato all´Istruzione e alla Formazione, spiega come sia "una questione di organici ancora da definire, che si concluderà nei prossimi giorni, quando l´assessore Massimiliano Costa incontrerà il direttore ministeriale dell´Istruzione". Ottimismo della volontà. Per i presidi che negli scorsi giorni erano presenti all´incontro in Regione, la vicenda sarebbe tutt´altro: «Sembra che Fiorioni non voglia pagare gli insegnanti della formazione professionale», spiega Gennaro Schettino, capo di istituto all´Odero.
Sta di fatto che le scuole i presidi si ritrovano già i docenti nominati dalla Direzione Scolastica Regionale (quindi dello Stato), ma non la possibilità di iniziare i corsi, quindi costretti a informare le famiglie sulla eventualità che saltino. Ieri alcuni di loro hanno rimandato a casa gli alunni, altri li hanno tenuti in classe, ma oggi tutti gli studenti di questi corsi rimarranno a casa. «Ho tenuto gli studenti in una classe, facendo una sorta di orientamento - spiega Dante Taccani, preside dell´alberghiero Bergese - ma da oggi li terrò a casa». Così nel resto, ad iniziare dal Nautico (appunto da giovedì) sia di Genova che di Camogli, per passare all´Abba, al Galilei, al Marco Polo, al Meucci di via dei Platani, al Gaslini di Bolzaneto al Caboto di Chiavari, al professionale di Finale Ligure, e in tutte le scuole tecniche e professionali a cui sono stati affidati i corsi triennali di formazione professionale.