Repubblica/genova: Maturità, domani scatta l´esame Prof in fuga dalle commissioni
Già più di cento telegrammi di rinuncia, corsa contro il tempo per le sostituzioni
´EMERGENZA
Improvvisa "epidemia", sul provveditorato pioggia di certificati medici
Tra i banchi quasi seimila candidati, tra cui cinquecento privatisti
SE L´ASPETTAVANO, ma non immaginavano che si arrivasse a tanto. Che le rinunce alla maturità facessero tornare indietro di almeno dieci anni, riportassero agli anni Novanta. «È peggio di quanto ci si potesse aspettare - confessa Ambrogio Delfino, uno dei massimi dirigenti della Direzione Scolastica Regionale - ma temiamo che le rinunce siano ancora tante». Un centinaio di telegrammi arrivati nella sola mattinata di ieri, aggiunti ai trenta di sabato scorso. Un totale che di fronte ai circa 900 commissari della provincia di Genova diventa una percentuale altissima di rinunciatari.
Tre professori su venti hanno detto no. Non succedeva dal ´98, da quando le commissioni di esami diventarono tutte interne (tranne il presidente, proveniente da altra scuola, comunque della stessa regione), composte da professori che seguivano gli studenti durante il percorso curriculare. «Le rinunce erano poche - sottolinea Delfino - mentre fino agli anni Novanta si raggiungevano defezioni anche del 40%». Era l´epoca in cui i docenti del Sud venivano spediti al Nord, e viceversa. Tanti si portavano dietro la famiglia, affittavano case per un mese, improvvisavano una sorta di vacanza anticipata. C´era la corsa alla scuola vicina alla località balneare. Non sempre si riusciva a soddisfare questa "esigenza" e le defezioni erano alte. Adesso, con il ministro Beppe Fioroni che ha riportato le commissioni "fifty-fifty", ritornano. Seppure meno vistose di allora.
In ogni modo, i 130 "renitenti" faranno seguire i telegrammi di rinuncia da altrettanti certificati medici. «Piovono come la grandine - precisa Margherita Vannetti - e il bello deve ancora venire». Già, il bello sono le altre comunicazioni che giungeranno oggi. Si annuncia una debacle. Il bello sono le sostituzioni: «Lavoriamo freneticamente, ma non so come ne usciremo - ripete la responsabile dell´Ufficio Maturità - abbiamo poche disponibilità tra gli insegnanti non impegnati negli esami». Negli elenchi dei non nominati, tra coloro che avevano presentato la domanda di adesione alla maturità ma non utilizzati, non ci sarebbero tanti i nomi. Inoltre, c´è il problema del tempo, le ore che passano e diventano più che pressanti.
«Le sostituzioni dovranno essere fatte entro oggi - spiegano da via Assarotti - in modo che almeno per l´inizio degli scritti ci siano le commissioni al completo, anche perché dai giorni seguenti inizieranno le correzioni dei temi». Già da sabato i telefoni dell´ex Provveditorato agli Studi sono diventati roventi. Gli impiegati si sono attaccati alle cornette, hanno spulciato gli elenchi delle disponibilità, hanno contattato scuole e professori. Talvolta invano.
Una corsa contro il tempo. Domani i 900 commissari esterni, gli altrettanti interni ed i 177 presidenti avvieranno la maturità 2007. Il Ministero dell´Istruzione ha fissato i compensi all´ultima ora: in media tra i 1200 ed i 2500 euro (le cifre sono lorde) ai presidenti, a seconda dalla distanza dal comune di residenza a quello di servizio, alla sede di esami; la cifra sale a circa 3000 euro per chi dovrà viaggiare più di 100 minuti. Calcoli diversi per i commissari esterni: dai 1000 euro per chi ha una sola classe, fino ai 3000 euro per chi è costretto a spostarsi per oltre 60 minuti di viaggio. Soltanto 500 euro lordi per i commissari interni. Nella sostanza un commissario esterno o un presidente, impegnato per circa un mese, in media si ritroverà in busta paga qualcosa come mille, millecinquecento euro in più del normale stipendio. Pochi? Tanti? Chissà. È però certo che il rischio defezioni sia diventato alto.
Comunque, domani è il primo giorno di esami, quello del primo scritto: il tema di Italiano, comune a tutte le scuole. Prima prova anche per 5890 candidati genovesi (gli interni sono 5323, gli esterni 567). Giovedì secondo scritto, diversificato a seconda degli indirizzi delle scuole. Poi una pausa di quattro giorni, e il terzo scritto lunedì 25. Dopodiché gli insegnanti ultimeranno le correzioni dei compiti e fisseranno il calendario dei colloqui.
(g. fil.)