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Repubblica/Genova: "Il tempo pieno è fondamentale Toglierlo era un´assurdità"

L´ex provveditore Gaetano Cuozzo: pagate di più gli insegnanti e scegliete quelli più bravi

12/09/2007
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la Repubblica

L´INTERVISTA

"Bene il ministro Fioroni, poca serietà nella gestione Moratti"

SI GODE la sua pensione dorata e le sue interminabili vacanze sulla spiaggia di Acciaroli, nel Cilento, ma è sempre pronto a rispondere sulla scuola. Anche quando da una sdraio in riva al mare tempestoso, quella di Genova appare tanto lontana. «Chi per 30 anni ha fatto un certo mestiere, è difficile che si tiri indietro completamente», confessa Gaetano Cuozzo, ex direttore scolastico regionale, a 59 anni, nel 2003, sollevato dall´incarico dallo spoil-system introdotto da Letizia Moratti.
Per l´ultimo provveditore agli Studi di Genova (dopo di lei i provveditorati sono spariti) anche questo è un inizio di anno scolastico burrascoso?
«Diciamo che sono frutti di stagione, mi pare che non sia cambiato granché, ho l´impressione che sia un film già visto».
Anche Fioroni fa gli appelli?
«Quando ci sono i proclami, sono sempre preoccupato: vuol dire che non c´è una visione di prospettiva, ma si vorrebbe risolvere soltanto il problema immediato».
Come in passato?
«Qualche ministro negli anni precedenti si è vantato che, con il suo avvento, all´inizio dell´anno scolastico c´erano le classi a posto, gli organici al completo. Come se questo fosse l´obiettivo finale. Non è così. Quando avremo le classi a posto, finalmente la possibilità di poter fidare su organici che non si modificano ad ogni inizio di anno, forse avremo una scuola normale. Nulla di più».
Ad ogni ministro un cambiamento. Non è troppo?
«La Moratti non aveva fatto un´operazione di serietà nella scuola, ma aveva accontentato soltanto il suo elettorato. Fioroni, invece, ha riportato un discorso di serietà, come per esempio il ripristino di un certo esame di maturità».
Questo, però, non rischia di disorientare?
«Certamente. Anche se, finora, non mi sembra che le modifiche abbiano creato condizioni di scompenso nell´utenza. Le famiglie vogliono il tempo pieno, sono andate in piazza a migliaia, insieme a studenti e insegnanti, e conseguentemente questo è stato ripristinato. Il tempo pieno è un servizio serio, chi lo aveva tolto aveva fatto un grave errore».
Le circolari di Fioroni fissano il tetto degli organici e le scuole rischiano di tagliare il tempo pieno... Come ai tempi della Moratti?
«Come al solito è un combinato tra ministero dell´Istruzione e ministero dell´Economia. Se vuoi risparmiare, devi iniziare dalla scuola che ha un milione e mezzo di dipendenti. Questo, ovviamente, è un errore. Altra cosa, invece, è utilizzare al meglio le risorse».
Quali?
«In passato sono stato attaccato perché ho detto cose impopolari, ma da tempo predico che l´orario degli insegnanti è un capestro: il docente professionista dovrebbe avere un normale orario di almeno 25 ore, anche se poi l´orario di cattedra potrebbe rimanere a 18. Sono sicuro che i professori già da tempo fanno di più».
È soltanto uno stereotipo?
«Nell´immaginario collettivo al docente è riconosciuto il privilegio delle 18 ore settimanali di servizio e dei tre mesi di ferie. Iniziamo a modificare tutto questo, ma anche a cambiare lo stipendio. Il professore non può essere pagato come è pagato oggi».
Questo il vero problema?
«È la professionalità degli insegnanti. Non servono tanti corsi di aggiornamento, ma programmi più moderni, vera autonomia scolastica, dirigenti scolastici professionisti e responsabilizzati».
Aria fritta...
«No. Tu, genitore, sai chi è l´insegnante bravo e chi non lo è; quello che riesce a dare ai ragazzi i fondamentali che gli servono. Adesso io mi chiedo: perché un insegnante fannullone deve essere messo sullo stesso piano di uno bravo? Tu, se hai bisogno, non scegli il primo medico specialista che capita, ma cerchi il più bravo. E lo paghi bene».


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