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Repubblica- Genitori e prof occupano contro la riforma Moratti

La clamorosa protesta con i ragazzi all'Istituto professionale Jean Piaget di Cinecittà. Un'iniziativa analoga a Milano Genitori e prof occupano contro la riforma Moratti Tutti insie...

16/04/2005
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la Repubblica

La clamorosa protesta con i ragazzi all'Istituto professionale Jean Piaget di Cinecittà. Un'iniziativa analoga a Milano
Genitori e prof occupano contro la riforma Moratti
Tutti insieme sui tetti con gli striscioni
"Siamo qui per impedire che il ministro affossi la scuola pubblica"
MARCO OCCHIPINTI


Gli studenti dell'istituto professionale di Cinecittà Jean Piaget guardano sorpresi il tetto della scuola. Non credono ai loro occhi mentre fissano il gruppo di adulti che srotola striscioni e bandiere multicolori lungo la facciata dell'istituto: "Fermiamo la Moratti", "Riforma Moratti bocciata!" e ancora "Scuola occupata, scuola liberata".
Sì, perché la grande novità è che ieri pomeriggio ad occupare sono stati i grandi: genitori ed insegnanti del Coordinamento anti-Moratti del X Municipio, che si sono uniti alle decine di scuole milanesi che l'altro ieri hanno indetto uno stato di mobilitazione "in difesa della scuola pubblica".
L'obbiettivo comune da Milano a Roma è lo stesso: l'abrogazione della riforma Moratti di scuola e università.
"Una cosa che non si era mai vista prima, ma ci voleva proprio! - commenta così l'iniziativa Guendalina Flamini, 17 anni, rappresentante d'istituto di un liceo di Cinecittà - A volte ci sentiamo un po' snobbati in famiglia per le nostre rivendicazioni. Finalmente hanno capito che bisogna lottare tutti insieme per un problema così serio". Con lei c'è la mamma, accorsa insieme ad un centinaio tra genitori e insegnanti di varie scuole del municipio. Sembrano tutti ringiovaniti di vent'anni: c'è chi ha in mano scotch e le bombolette spray, chi lo zaino con il sacco a pelo per la notte e tutti si danno da fare.
Un momento di tensione quando arrivano i carabinieri della caserma di Cinecittà che si stempera con una battuta del maresciallo: "I vostri figli sono più pratici di voi con le occupazioni. Niente paura, ci serve solo sapere quali sono i motivi e i promotori di quest'azione".
Sono tutti molto attenti a non dare l'impressione di essere mossi da nostalgie sessantottine.
Andrea Ventura, insegnate e genitore insieme, ci tiene a far capire che non si tratta di un revival di rivoluzionari invecchiati, ma di una battaglia concreta: "Io avrei preferito di gran lunga trascorrere qualche ora a giocare con le mie figlie di 6 e 8 anni. Sono qui per la necessità di impedire una riforma che affossa la scuola pubblica. Per esempio mia figlia frequenta una di quelle scuole, per fortuna sono solo il 20 % per il momento, che ha già recepito i decreti attuativi della riforma. Il risultato è che lei è finita in una classe che io definisco "spezzatino": 9 bambini hanno un orario di 40 ore, altri 3 di 27 ore e gli ultimi 7 di 30 ore, per una programmazione scolastica che diventa impossibile".
Ma questa è solo una delle molte critiche del Coordinamento al progetto Moratti. C'è molto altro, e lo sciorinano con decisione: "l'abolizione del tempo pieno, tagli dei lavoratori dell'università e dell'organico dei docenti di sostegno, aumento del numero degli alunni per classe, un organizzazione degli studi discriminante tra ricchi e poveri e più in generale la cancellazione del valore legale dei titoli di studio".
Così genitori e insegnanti nel X Municipio hanno deciso di dare vita ad una tre giorni di "mostre, assemblee, work-shop, dibattiti e spettacoli".
Questa mattina è in programma un concerto e l'assemblea degli studenti, poi nel pomeriggio ci sarà un'assemblea cittadina dei i coordinamenti delle scuole romane di tutti i municipi, nel tentativo di estendere il più possibile la protesta. Infine domani mattina a piazza S. G. Bosco si terrà "una manifestazione per le strade del quartiere con spettacoli e balli per informare sui danni della legge Moratti".


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