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Repubblica/Firenze: Università meno tutors e collaboratori per i disabili

TUTTI uguali gli studenti dell´università? Tutti davvero con gli stessi diritti oppure no, o invece chi parte con una difficoltà deve comunque restare indietro?

10/07/2008
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la Repubblica

SIMONA POLI
TUTTI uguali gli studenti dell´università? Tutti davvero con gli stessi diritti oppure no, o invece chi parte con una difficoltà deve comunque restare indietro? Lo chiede una lettera che presto riceveranno sia il ministro Mariastella Gelmini che il rettore di Firenze Augusto Marinelli. A firmarla è un «gruppo di studenti universitari diversamente abili iscritti all´università fiorentina, con i loro familiari e i loro collaboratori individuali allo studio». Chi siano i "collaboratori individuali allo studio" lo spiega bene la lettera. «Questa figura è stata istituita a Firenze più di dieci anni fa, il rapporto di collaborazione consiste essenzialmente nel sostegno allo studio, nell´interpretazione della lingua dei segni, di aiuto nella preparazione degli esami, rielaborazione di testi e appunti». Tutto quello che è essenziale per arrivare alla laurea ma che un ragazzo con un handicap da solo non è in grado di fare. «E l´attività del collaboratore tuttavia non si esaurisce in questo: altrettanto importante, e forse anche di più, è la relazione di fiducia che si instaura, non è un lavoro che chiunque possa fare». Talmente vero che dall´anno scorso esiste un albo dei collaboratori. Poi, con la Finanziaria 2007, il servizio è stato radicalmente trasformato: la figura dei collaboratori, spiega la lettera, «sarà sostituita da studenti part time che svolgono essenzialmente competenze di tipo amministrativo. In più vengono drasticamente ridotti anche i tutors, che assistono gli studenti diversamente abili in tutto l´iter accademico. Vede ministro, siamo molto preoccupati. Perché ci sembra che ancora una volta siano i più deboli a pagare in termini di emarginazione e di disagio sociale le conseguenze dei provvedimenti del governo». Provare a smentire, per favore.


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