Repubblica/Firenze: "Troppo usurante per 1700 al massimo della carriera"

Titti Follieri, 39 anni di servizio: "Ma non dimentico i miei studenti"

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«Sì, io sono fra quelle che hanno deciso di andarsene». Titti Follieri, trentanove anni di servizio nella scuola. Docente di lingua e letteratura francese al liceo linguistico Volta di Bagno a Ripoli.
Lei esce dalla scuola sbattendo la porta?
«No affatto. Ho scelto di andare in pensione per diversi motivi: il primo è che stare in cattedra è usurante a livello psicologico. E poi oggi nella scuola gli impegni sono tanti, anche di pomeriggio, fra riunioni, incontri, organizzare scambi culturali, portare in giro i ragazzi, fare i corsi per chi ha lacune da colmare. Ho deciso che voglio pensare un po´ anche a me. E poi sa quanto guadagna un´insegnante come me al massimo della carriera?».
Lo dica lei.
«1.700 euro al mese. Un terzo di quanto guadagnano i miei colleghi in Francia. Da noi non c´è nessun riconoscimento del lavoro che facciamo».
Il ricordo più bello che si porta con sé di tutti questi anni nelle scuola.
«Il "grazie" degli ex studenti che magari si sono laureati o che, come mi è successo l´altra sera, mi mandano via e-mail un saluto affettuoso felici di aver superato l´esame da guida turistica. E´ per me la migliore ricompensa. Mi porto anche il ricordo piacevole di aver lavorato con tanti colleghi».
Il ricordo meno bello?
«La noia delle riunioni, l´eccesso di burocrazia, tutti quei moduli da compilare cresciuti a dismisura negli ultimi anni».
Dica qualcosa al giovane docente che prenderà il suo posto.
«Intanto di prepararsi bene nella materia, poi di avere un grande affetto per i ragazzi che ha davanti, mettersi in sintonia con loro, cercare di capirli, di coinvolgerli per poter trasmettere il sapere».
(l.m.)