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Repubblica-Firenze-Test sulla qualità della scuola chi vuole li può fare anonimi

diversi istituti sono già stati sottoposti agli scolari, per molti genitori violano la privacy Test sulla qualità della scuola chi vuole li può fare anonimi Una serie di doma...

27/04/2005
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la Repubblica

diversi istituti sono già stati sottoposti agli scolari, per molti genitori violano la privacy
Test sulla qualità della scuola chi vuole li può fare anonimi
Una serie di domande per italiano, matematica e scienze Ma anche per alcuni docenti limitano l'autonomia scolastica
SERENA WIEDENSTRITT


Arrivano i test di valutazione Invalsi, ma non per tutti. Le tre prove di italiano, matematica e scienze elaborate dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione - rispettivamente due testi da leggere con 30 domande a risposta multipla per italiano, 28 domande per matematica e altre 28 per scienze, a cui rispondere in meno di un'ora - sono già sui banchi di molte scuole elementari e medie, stanno per arrivare nelle altre, ma non tutte verranno sottoposte agli alunni. Le prove dell'Invalsi, obbligatorie e indispensabili per valutare la qualità della scuola italiana secondo il ministero dell'Istruzione, violazione dell'autonomia scolastica per molti collegi di docenti e comitati di genitori, per alcuni addirittura violazioni della privacy delle famiglie a cui non viene chiesta l'autorizzazione "per esaminare i figli e trasmettere i dati", hanno già messo in agitazione scuole elementari e medie della regione. Sotto stress anche i bambini, "anche se la possibilità dei test anonimi, senza l'indicazione obbligatoria di nome e cognome dell'alunno, ha almeno in parte rassicurato i più piccoli" racconta Silvia Battini, che insegna a San Piero a Sieve.
La scadenza per la Toscana è fissata per il 7 maggio, spiegano dall'Ufficio scolastico regionale: entro questa data tutte le scuole in teoria dovrebbero distribuire agli alunni il test, ma nei singoli circoli scolastici la pratica è diversa. "Dipende dalle delibere dei collegi dei docenti e da come gli insegnanti decidono di agire - spiega il dirigente scolastico Ivo Zeffiri - Ad esempio in alcune scuole del circolo 5 di Firenze i collegi dei docenti hanno deciso di lasciare fuori dalle classi i test dell'Invalsi". Alla scuola media Manzoni, invece, ieri i bambini hanno risposto alle domande dei test d'italiano, giovedì sarà il turno di matematica e venerdì di scienze, per settimana prossima i test completati saranno già in viaggio verso la sede Invalsi.
Mentre aumentano i genitori che scaricano dalla rete le diffide per i dirigenti scolastici che vorranno somministrare i test ai bambini nonostante il parere contrario di mamma e papà e qualche genitore già minaccia denunce per chi non rispetterà la sua scelta di "non far esaminare il bambino", da Siena arriva un documento del Coordinamento provinciale genitori per la scuola pubblica che riassume i perché del boicottaggio dei test: non rispettano il processo di apprendimento dei bambini e li valutano in modo parziale, i tempi sono inadeguati e la scuola non dovrebbe essere chiamata a investire risorse nei test nazionali, viste le precarie condizioni economiche in cui gli insegnanti e il personale tecnico si trovano a lavorare.


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