Repubblica/Firenze: No ai percorsi di istruzione-lavoro
In Toscana si resta a scuola fino a 16 anni. La Regione ha deciso infatti di non attuare i percorsi sperimentali di istruzione-lavoro previsti dalla norma nazionale
La nostra regione non attuerà la sperimentazione prevista dalla legge tra i 14 e i 16 anni
In Toscana si resta a scuola fino a 16 anni. La Regione ha deciso infatti di non attuare i percorsi sperimentali di istruzione-lavoro previsti dalla norma nazionale che estende l´obbligo di istruzione ai 16 anni. «L´obbligo di istruzione deve coincidere con l´obbligo scolastico - spiega l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini - per questo non faremo convenzioni per attivare percorsi alternativi. Siamo convinti che è all´interno della scuola che si devono formare le competenze di base». Al termine del secondo anno di superiori chi vorrà potrà proseguire oppure scegliere un percorso scolastico-formativo per ottenere una qualifica professionale o, ancora, iniziare un apprendistato. «Ma non dobbiamo dimenticare che l´obiettivo di fondo è quello di portare al diploma il maggior numero di ragazzi», conclude Simoncini. Intanto, le scuole toscane si preparano al suono della campanella (fissato per giovedì 13, tolte alcune eccezioni in cui si tornerà sui banchi già il 10), contrassegnato quest´anno da un lieve aumento nel numero degli iscritti: +1,5 per cento in tutta la regione, con 435.333 alunni (31.676 solo a Firenze) rispetto ai 428.986 del 2006-2007. Aumentano soprattutto gli stranieri: +8,4 per cento in regione e +13,5 per cento nel capoluogo. Tra le novità principali di quest´anno, l´azzeramento delle liste di attesa nelle scuole dell´infanzia, con la creazione di 13 nuove sezioni in tutta la regione.
(g.r.)