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Repubblica-Firenze-"Niente tutor senza trattativa"

CGIL SCUOLA Il segretario regionale Pazzaglia replica al direttore scolastico Angotti "Niente tutor senza trattativa" ...

15/09/2004
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la Repubblica

CGIL SCUOLA
Il segretario regionale Pazzaglia replica al direttore scolastico Angotti
"Niente tutor senza trattativa"


CARO direttore, così non va. Prima di introdurre la figura del tutor nelle scuole, come prevede la riforma Moratti, bisogna portare a termine le trattative avviate dal ministero soltanto il 30 agosto scorso. Altrimenti, si rischia di aggiungere caos al caos. Il sindacato replica con durezza al direttore scolastico regionale Cesare Angotti, che in una intervista a Repubblica di sabato scorso aveva invitato docenti e dirigenti scolastici a introdurre subito la nuova figura professionale, senza aspettare "direttive dall'alto" che, diceva, non arriveranno mai perché "c'è l'autonomia scolastica, che consente a ogni scuola di stabilire i criteri delle nomine". Niente affatto, obietta il segretario regionale della Cgil scuola Alessandro Pazzaglia: "Soltanto una trattativa seria fra governo e organizzazioni sindacali può portare un po' di chiarezza su questa materia, che sia la legge Moratti che il decreto applicativo non contengono; garantire le risorse e prefigurare l'impianto organizzativo". Pazzaglia ricorda inoltre come, in mancanza di direttive, la situazione nelle scuole sia "molto complessa", e che, per esempio, non sia affatto chiaro nemmeno in che cosa consista esattamente la figura del tutor, sebbene il direttore regionale abbia sostenuto che "non è una nuova figura professionale, ma una responsabilizzazione di un ruolo, cioè la funzione tutoriale, che sta già nel profilo del docente". Ma perché allora, chiede il segretario della Cgil, Angotti dichiara anche "che le ore di insegnamento per i tutor sono state ridotte da 24 a 18, e a parità di stipendio? E che cos'è questa se non una nuova figura professionale? E l'orario e la retribuzione non sono materie prettamente contrattuali? Addirittura si prefigura uno scambio fra riduzione dell'orario e non aumento della retribuzione?".
Ricordando "come è stata devastante la fretta in occasione della vicenda delle graduatorie dei precari", Pazzaglia chiede quindi che l'amministrazione "non dia ora fretta" a docenti e dirigenti scolastici sul tutor, come invece ha fatto la Moratti con la ormai famosa circolare con le minacce di sanzioni per chi non avesse sollecitamente provveduto. Angotti si è appellato "al senso istituzionale delle scuole", ma, dice Pazzaglia, "lo stesso senso istituzionale lo deve avere l'amministrazione". Ed è proprio "per senso istituzionale" che il sindacato si adopererà perché, "senza che la trattativa sia conclusa, non si introducano modifiche su retribuzioni, orari, organizzazione del lavoro" degli insegnanti.
(m.c.c.)


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