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Repubblica-Firenze-Moratti, parliamone in Comune

Scandicci, consiglio comunale straordinario sulla riforma Moratti, parliamone in Comune LAURA MONTANARI ...

29/03/2004
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la Repubblica

Scandicci, consiglio comunale straordinario sulla riforma
Moratti, parliamone in Comune
LAURA MONTANARI


Prima le assemblee, poi le proteste di piazza, ora il Comitato genitori-insegnanti di Scandicci chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Su cosa? Sulla riforma della scuola. Meglio, sugli effetti che la riforma della scuola, voluta dal ministro Moratti, avrà a Scandicci. "Le ricadute di questa riforma si faranno sentire anche a livello locale - spiega una delle mamme del Comitato che riunisce gli scontenti dei tre circoli didattici e anche delle superiori - Allora è bene che siano anche le istituzioni a muoversi e, se lo ritengono, a mandare segnali di scontento a Roma". Il comitato ha raccolto un migliaio di firme. "La richiesta per il consiglio straordinario è stata accolta dai Ds - spiega il presidente del consiglio comunale Pasquale Porfido - ora decideremo quando fissare la seduta".
Il Comune di Scandicci, spiega il vicesindaco Simone Gheri, investe quest'anno cinque milioni di euro per ristrutturare o costruire edifici scolastici: "E' una grossa cifra per il nostro bilancio. Sull'edilizia scolastica - prosegue Gheri - concentriamo per quest'anno circa il cinquanta per cento di tutti gli interventi per le opere pubbliche. Insomma stiamo facendo un grosso sforzo, ma lo Stato deve fare altrettanto. Invece il rischio è che la riforma Moratti non dia alle famiglie le risposte che si aspettano". Per esempio: diminuiranno le liste di attesa nei nidi e nelle materne? Le preoccupazioni di genitori e insegnanti del comitato riguardano sia il piano finanziario della riforma ritenuto "inadeguato" perché non garantisce le risorse necessarie alle scuole, sia i contenuti specifici della riforma: l'anticipo scolastico, il tempo pieno (con le ore opzionali che i vari istituti si dovranno organizzare, "ma con quali fondi?" si chiedono dal Comitato), sia nelle medie inferiori con l'introduzione della seconda lingua straniera e con una diminuzione delle ore di lezione previste per l'inglese.


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