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Repubblica/Firenze: "Ministro, perché è in ritardo?" E Fioroni: "C´era traffico"

Botta e risposta con una studentessa alla kermesse voluta dalla Provincia

28/09/2007
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la Repubblica

LAURA MONTANARI

«Scusi signor ministro, ma io non mi sento rappresentata da uno come lei che arriva con un´ora di ritardo e nemmeno si scusa». Gelo in sala. Elisa, 17 anni, capelli biondi, ha alzato la mano, le danno un microfono. Stazione Leopolda, pomeriggio di ieri, 300 fra studenti e professori in platea. Il ministro che chiede agli studenti di essere puntuali a scuola, arriva tardi all´incontro fiorentino. Sul palco accanto al capo della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni c´è il presidente della Provincia Matteo Renzi. La ragazzina nelle prime file è un´allieva dell´istituto Vasari di Figline e non ha finito e bacchetta: «Non mi sembra il modo di fare: quando lei è arrivato c´era uno spettacolo di sbandieratori, gli studenti magari l´hanno preparato da mesi e mentre si esibivano lei era voltato dall´altra parte. E poi quando è salito sul palco, si è messo pure a parlare al telefonino...». Il ministro ha appena risposto a quesiti su debiti scolastici, edilizia e caro-libri in una specie di intervista pubblica con Renzi: «Ma le domande le hanno fatte i ragazzi, non sono mie» ha precisato più volte il presidente della Provincia senza però convincere un´insegnante del Russel Newton che prima di Elisa interviene: «Allora perché non facciamo parlare direttamente i ragazzi, perché non lasciamo che siano loro a fare le domande, senza filtro?». Brivido. «Certo, certo qui non ci sono filtri» ribatte seccato Renzi mostrando i foglietti con le calligrafie degli studenti: «Io leggo quello che loro mi hanno dato». Magari non proprio tutto perché Fioroni è davvero arrivato tardi alla «Stazione delle idee», l´iniziativa della Provincia dedicata alle superiori che in mattinata aveva portato lì quasi 3.000 giovani. Alle contestazioni di Elisa, il ministro risponde: «Le spiego, sono arrivato tardi perché c´era molto traffico e io le file sono abituato a rispettarle. Mi dispiace per il disguido e vi chiedo scusa, ma la ringrazio per la sua osservazione». Poi il contrattacco: «Rispettare gli orari è importante per tutti, anche per gli studenti all´ingresso delle lezioni...eppure in qualche liceo mi contestano. Io invece la ringrazio di avermelo fatto notare». Quanto al cellulare: «Ho risposto perché stiamo approvando la Finanziaria, legge importante per il Paese e per la scuola». Fioroni ha indossato il nastro rosso donatogli da alcune allieve, in solidarietà coi monaci birmani e ha inaugurato la banda larga in Mugello («connessioni internet gratuite nelle scuole»). Oggi «La stazione delle idee» prosegue con le lavagne digitali e alle 11 con Leonardo Pieraccioni su «Studenti si nasce o si diventa»?


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