Repubblica-Firenze-La riforma della scuola? Crescono le liste d'attesa
Risorse e organici: i due ostacoli all'incremento dell'offerta del tempo pieno La riforma della scuola? Crescono le liste d'attesa 314 bimbi non troveranno posto alle materne ...
Risorse e organici: i due ostacoli all'incremento dell'offerta del tempo pieno
La riforma della scuola? Crescono le liste d'attesa
314 bimbi non troveranno posto alle materne
L'anticipo a 5 anni e mezzo per le elementari viene chiesto da meno famiglie rispetto all'anno scorso
Richieste più sezioni per far fronte agli esuberi, ma ne è stata concessa solo una: non ci sono insegnanti
LAURA MONTANARI
SERENA WIEDENSTRITT
E' come un parcheggio sempre più affollato. Malgrado l'anticipo a 5 anni e mezzo delle elementari, crescono le liste di attesa alle materne a Firenze: dagli attuali 270, ai 314 del prossimo settembre. Tanti saranno i bambini di 3 anni che guarderanno partire il nuovo anno scolastico fermi ai blocchi di partenza, zavorrati nelle liste di chi aspetta che si liberi un posto. Fanno ciao con la manina anche i piccoli di due anni e mezzo a cui la riforma apre sì le porte delle scuole dell'infanzia, ma a cui la mancanza di investimenti in organici e strutture, di fatto le chiude: sono 130 i piccoli, iscritti "virtuali" che non troveranno posto. Benvenuti nell'anno della riforma Moratti. "Abbiamo chiesto quattro sezioni in più di scuola materna - dice l'assessore all'Istruzione del Comune, Daniela Lastri - la risposta è stata negativa, ce ne daranno una sola". Così va che i parcheggi restano affollati. E alle elementari fiorentine dove i numeri sono più o meno quelli di un anno fa, si abbassa (sia pure di poche unità) la quota di chi iscrive alla prima i figli di 5 anni e mezzo, una delle novità cardine della riforma. Erano stati 113 a Firenze lo scorso anno, saranno meno di 100 a settembre, il 30% degli aventi diritto. Stazionarie anche le richieste del tempo pieno, la quota rimane del 76%.
"A livello provinciale invece - spiega il segretario della Cgil scuola Mario Batistini - crescono di 4-500 le iscrizioni alle elementari, i maestri ci saranno, ma quella che non è per niente assicurata è l'espansione del tempo pieno. Non ci sono i soldi. Chiedere una classe in più a 40 ore settimanali significa avere due insegnanti, invece ne viene assicurato al massimo uno, è la scuola che si dovrebbe arrangiare e recuperare ore qua e là negli organici, ammesso che ci siano". Situazione critica pure alle materne: "In provincia di Firenze mancano 18 sezioni per soddisfare la domanda" denuncia la Cgil. A Scandicci, il III circolo è costretto al momento a parcheggiare in lista d'attesa 78 bambini delle materne: "Abbiamo chiesto sezioni in più - racconta Mary Nacci, presidente del consiglio di circolo - ma il direttore ci ha detto che non ci sono insegnanti". Da quelle parti stanno pensando di mandare cartoline di protesta al presidente della Repubblica Ciampi. Situazione critica anche alle medie inferiori: "Il tempo scuola, cioè l'orario lungo - prosegue Batistini - è in grande aumento, ma poiché non ci sono ampliamenti di organico, le richieste delle famiglie non saranno accolte". Il nodo è sempre lo stesso, gli investimenti che mancano.
Così il malcontento cresce e la protesta continua, sbriciolata nelle singole scuole e lontana spesso dai titoli delle prime pagine dei giornali o dalle immagini dei tg. La si ritrova su Internet. Ci sono siti che annodano il corteo virtuale degli oppositori della riforma, annunciano il calendario delle contestazioni, mettono in rete documenti e raccolte firme. Fra questi, in provincia di Firenze c'è: https://digilander.libero.it/infoscuolabaripoli/
Il sito è nato grazie al babbo di una bambina di tre anni, "ingegnere mancato" si definisce lui, "ex sessantottino": Sergio Morozzi ha cominciato due mesi fa a mettere in rete le iniziative del comitato genitori insegnanti: "Sono cominciate ad arrivare e-mail, da Pietrasanta, da Firenze, dal Valdarno, da altre parti della Toscana e d'Italia, gente che voleva sapere di più della riforma, gente che voleva far sapere delle assemblee o degli incontri che si stavano organizzando nelle scuole". Il tam tam così è cresciuto e in poco più di due mesi il sito ha raccolto oltre 2.600 visitatori. Ci sono documenti e testimonanze del tipo: "Sono un'insegnante della scuola elementare a tempo pieno di Figline Valdarno. Ci stiamo muovendo anche noi, con un gruppo di genitori, per non accettare la controriforma Moratti. Vi mando la mozione che il nostro Collegio dei docenti ha approvato..."
Un altro sito che coordina genitori e insegnanti anti-riforma è quello della rete delle scuole, a cui si accede dal sito nazionale www.retescuole.net: la rete di Firenze è nata a gennaio e raccoglie l'adesione di 16 fra circoli e istituti scolastici.
Anche in Internet fra gli argomenti ricorrenti, c'è il capitolo dei finanziario. Spiega Stefano Dogliani, dirigente scolastico del circolo 1 di Bagno a Ripoli: "Temiamo più i tagli della riforma, perché con l'autonomia scolastica un margine per salvaguardare le sperimentazioni c'è ma se mancano le risorse, se scarseggia l'organico, salta tutto". Così addio a progetti, laboratori e compresenze (due insegnanti in classe) se dovessero essere confermate le indicazioni arrivate ai sindacati e non ancora ufficializzate. Per Nicola Tofaro della Uil ci sarà "un leggero incremento degli insegnanti nelle medie" e "una netta diminuzione di quasi 50 unità nelle elementari". Non va meglio per il personale non docente, Tofaro parla di plessi scolastici dove per quasi 200 alunni e c'è un solo collaboratore scolastico la mattina e un altro la sera, "se tutto va bene e nessuno si ammala, perché le sostituzioni non funzionano".