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Repubblica/Firenze: L´Università vende il brevetto

Finisce in Usa il kit per scoprire la sclerosi multipla La Immco Diagnostics di Buffalo vuole mettere sul mercato la "scoperta" dell´ateneo fiorentino

13/09/2006
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la Repubblica

Il prorettore Del Bimbo: "Un esempio della qualità della nostra ricerca"
105mila euro di guadagno oltre al 6/7 per cento del futuro fatturato
LAURA MONTANARI

Questa è la storia di un successo o anche di un mondo rovesciato: un´importante azienda americana che viene qui a chiedere di poter utilizzare un brevetto a fini commerciali. L´università fiorentina ha dato il via libera alla Immco Diagnostics di Buffalo (Usa) di produrre e mettere sul mercato - entro il 2007 -, in licenza, il test che, attraverso un semplice esame del sangue, permette di seguire l´evoluzione della sclerosi multipla e di mirare la terapia più efficace per rallentarne lo sviluppo. Il kit diagnostico è qualcosa che nasce nei laboratori di dell´ateneo di chimica, biologia e fisiopatologia di peptidi e proteine dell´ateneo, ha nomi italiani di docenti e di giovani ricercatori: da Francesco Lolli (neurologo), Paolo Rovero (chimico farmaceutico), Mario Chelli (ospedale di Careggi), Anna Maria Papini (associato di chimica organica). In attesa che la Food and Drug Administration dia la sua approvazione, il kit comincerà ad essere impiegato come prodotto di ricerca all´interno dei laboratori diagnostici della Immco che funzionano come polo di riferimento per medici specialisti e per istituti clinici. Nelle casse dell´università questo accordo, ha spiegato ieri mattina il rettore Augusto Marinelli, porta 105mila euro per la licenza del brevetto (internazionale) e successivamente, quando verrà venduto sul mercato il 6-7 per cento del fatturato tornerà all´ateneo: «Un terzo andrà all´università - ha precisato il rettore - un terzo ai ricercatori, un terzo al laboratorio che ha firmato questo progetto». Forse non saranno grandi numeri, o forse sì, ma quello che più conta in questa vicenda è la porta aperta dalla ricerca: la sclerosi multipla, dopo i traumi, è la causa la più frequente di invalidità negli adulti fra 20 e 40 anni. Si calcola che nel mondo più di un milione di persone soffrano di questa patologia, in Italia vengono diagnosticati 1.800 nuovi casi ogni anno.
I ricercatori fiorentini hanno individuato una molecola di sintesi - il glicopeptide Csf114(Glc) - che segnala la presenza di anticorpi coinvolti nel meccanismo che determina la sclerosi multipla. Un´importante rivista scientifica internazionale, la Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America), ha pubblicato, nel luglio dello scorso anno, lo studio che prova come questi anticorpi, presenti nel sangue dei pazienti con sclerosi multipla, riconoscano la guaina mielinica del sistema nervoso centrale umano. Siccome la presenza nei pazienti con sclerosi multipla di anticorpi riconosciuti dal glicopeptide è associata alla malattia in attività, questa molecola diventa una specie di «spia» a disposizione dei medici per la diagnosi e per il monitoraggio della malattia. Il kit è stato realizzato nel 2001 da lì è nato lo spin-off (un´azienda privata a cui partecipano i ricercatori) per lo sviluppo e la messa a punto del prodotto. Piccoli passi che hanno portato al salto: «Questo accordo - ha detto il prorettore Alberto Del Bimbo - è un esempio della qualità della ricerca e della capacità di trasferimento all´esterno che ha il nostro ateneo».


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