Repubblica-Firenze-Iscrivere i figli a scuola? Non si può
Oggi pomeriggio mobilitazione tra le 16 e le 17 con cortei e merende di protesta: "La riforma stravolge il tempo pieno" Iscrivere i figli a scuola? Non si può La circolare che dà il...
Oggi pomeriggio mobilitazione tra le 16 e le 17 con cortei e merende di protesta: "La riforma stravolge il tempo pieno"
Iscrivere i figli a scuola? Non si può
La circolare che dà il via non c'è, prof e genitori nell'incertezza
L'assessore Lastri invita a non accettare i bambini di due anni e mezzo
Nell'assenza le scuole adottano il fai-da-te: chi accetta moduli provvisori e chi no
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
LAURA MONTANARI
Le segreterie scolastiche sono pressate dalle domande delle mamme: le materne iscriveranno i bambini di due anni e mezzo? E le elementari partiranno con il nuovo tempo pieno oppure con il vecchio? Ci sono gli spazi, gli educatori (e i soldi) per accogliere più studenti? L'assessore all'istruzione del Comune di Firenze, Daniela Lastri, ha mandato una lettera ai direttori didattici della scuola dell'infanzia (le materne) sia comunali sia statali (per legge tutte devono coordinarsi con l'ente locale) invitandoli a non accettare le iscrizioni anticipate dei piccoli di due anni e mezzo perché c'è una lista d'attesa ancora da smaltire (275 bambini parcheggiati), perché non ci sono strutture idonee né spazi per l'accoglienza, perché bisognerebbe rivedere l'intera programmazione scolastica e avere finanziamenti: "è insomma un illudere le famiglie, noi abbiamo chiesto al ministero 4 classi in più là dove ci sono le strutture adatte".
Poi c'è la questione del nuovo tempo pieno. Quello riformato dal ministro Moratti e corretto in corsa dalle proposte dell'Anci (cioè dei Comuni): a molti non piace. Oggi pomeriggio a Firenze genitori e bambini di diverse scuole hanno organizzato una giornata di mobilitazione. Fra le 16 e le 17 sono previsti cortei e merende di protesta. Il Circolo 5 (centro storico), per esempio, si ritroverà a Ponte Vecchio, all'Impruneta e a Tavarnuzze merenda con pane e nutella in piazza. Protestano già dalla mattina (ore 8.30) i genitori in piazza dell'Antella e in piazza di Grassina con cartelle e striscioni. Ma cosa temono le famiglie di questa riforma? "Il progetto didattico del tempo pieno ne esce stravolto - racconta una mamma - Oggi abbiamo due insegnanti che fanno 22 ore ciascuno, domani un tutor prevalente, le ore della mensa verranno assegnate a un altro docente o persino a qualche cooperativa esterna. Ma anche lo stare a tavola, il mangiare è un momento di crescita educativa, non è un parcheggio". "Senza contare che ci saranno materie non obbligatorie - interviene un altro genitore - e che potrebbero essere a pagamento, non ci sono certezze". I sindacati che parteciperanno al fianco dei genitori alla manifestazione nazionale di sabato a Roma, sono preoccupati anche per le ripercussioni occupazionali: "Gli insegnanti precari non figurano nell'organico e rischiano di essere tagliati" spiega Francesco Brandani della Cgil, opinione condivisa da Cisl e Uil. Altre incognite: "Se in prima elementare aumenteranno gli iscritti per via dell'anticipo a 5 anni e mezzo dell'iscrizione e non aumenteranno gli organici dei docenti - osserva un altro genitore - alle scuole non resterà che tagliare sul tempo pieno perché alla fine è il servizio che costa di più". Ma anche quello che piace sempre di più alle famiglie.