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Repubblica-Firenze-In corteo gli studenti medi "Meno preti e più prof"

Manifestazione con migliaia di studenti contro la riforma In corteo gli studenti medi "Meno preti e più prof" la scuola SERENA WIEDENSTRITT ...

13/10/2005
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la Repubblica

Manifestazione con migliaia di studenti contro la riforma
In corteo gli studenti medi "Meno preti e più prof"
la scuola
SERENA WIEDENSTRITT


Una protesta, anzi due. Ieri mattina i cortei di migliaia di studenti delle scuole superiori toscane per "cancellare la Moratti" e chiedere una scuola "con meno preti, meno imprenditori, più libertà, più professori". Ieri pomeriggio ricercatori in piazza Duomo a fare lezione, aperitivo al polo occupato in viale Morgagni e oggi di nuovo assemblee contro il ddl Moratti.
A Firenze ieri mattina gli studenti hanno percorso il tragitto da piazza San Marco a piazza Santissima Annunziata passando per il Duomo. Apertura manzoniana con lo striscione "Moratti, questa riforma non s'ha da fare" sulle note del sound system che alternava la musica alla voce di chi al microfono spiegava le richieste degli studenti: l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni, una legge quadro nazionale sul diritto allo studio e più partecipazione agli studenti. A seguire il camion della Sinistra giovanile, che distribuiva mele al ritmo di "MELA riprendo la scuola" e quello dei Giovani Comunisti. Dal corteo a fine mattinata si è staccato un gruppo di un centinaio di studenti che sono andati sotto la sede di Forza Italia per un sit-in con tanto di Bella Ciao, insulti al premier e coro di "Siamo tutti clandestini".
Intanto all'università continua il blocco delle lezioni nelle aule, mentre i docenti portano la didattica al mercato e in piazza. Lavagna, camici bianchi e pennarello per parlare dell'infinito matematico o del nucleare in Italia, in cattedra i docenti del polo occupato Ulisse Dini che non vogliono più "dover consigliare ai laureandi migliori di lasciar perdere la ricerca". La diretta della mobilitazione è su https://contromoratti.blogspot.com. Si schiera con la protesta anche la Regione Toscana, "contro un'università più precaria, meno libera, paralizzata da una riforma pasticciata", mentre il Senato accademico dell'ateneo fiorentino ha elaborato un documento di critica del ddl.


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