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Repubblica-Firenze-In classe pensando a Beslan E senza soldi per le pulizie

L'ISTRUZIONE Ieri hanno riaperto i primi istituti, domani toccherà alle scuole d'infanzia In classe pensando a Beslan E senza soldi per le pulizie I tagli del governo ...

14/09/2004
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la Repubblica

L'ISTRUZIONE
Ieri hanno riaperto i primi istituti, domani toccherà alle scuole d'infanzia
In classe pensando a Beslan E senza soldi per le pulizie
I tagli del governo hanno impedito a molti circoli di rinnovare gli appalti con le imprese
A Firenze gli studenti stranieri superano ormai il 10% e aumenteranno ancora
MARIA CRISTINA CARRATU'


VIA alle lezioni, ieri, nella stragrande maggioranza delle scuole di ogni ordine e grado (mentre domani, mercoledì 15, sarà la volta di tutte le scuole d'infanzia comunali più l'istituto comprensivo Duca D'Aosta-Paolo Uccello e la scuola elementare e materna Ambrosoli, e giovedì 16 di tutte le scuole del circolo didattico numero 5, cioè del centro storico). Un inizio segnato innanzitutto dal ricordo dei bambini di Beslan, con i nastri colorati distribuiti dal Comune e che i piccoli di elementari e medie hanno attaccato agli zaini o messo al polso, mentre i maestri spiegavano ai più piccoli le ragioni dell'iniziativa e in molte scuole superiori i ragazzi si sono presentati a scuola con temi o disegni sul tema della pace. Esordio festoso - ma all'insegna della consapevolezza - per un anno scolastico che si preannuncia non facile, dal punto di vista del clima generale, segnato dal difficile decollo della riforma Moratti. E già subito da una brutta novità: il mancato trasferimento da parte del ministero dei soldi per gli stipendi (aumentati col nuovo contratto) del personale delle pulizie, a cui quindi la maggior parte dei circoli didattici non ha potuto rinnovare gli appalti. A pulire penseranno dunque nei prossimi giorni i custodi delle scuole, peraltro niente affatto tenuti a questa funzione. E se nei prossimi giorni la situazione non dovesse sbloccarsi, "ci impegneremo noi stessi a fare pressioni sul ministero" assicura l'assessore alla pubblica istruzione del Comune Daniela Lastri.
Ma il dato sicuramente più rilevante, dal punto di vista del "paesaggio" scolastico, è quest'anno più che mai il numero degli studenti stranieri. Sempre più alto (a Firenze sono oltre il 10%, e nel corso dell'anno scolastico è previsto che aumentino rispetto all'anno scorso di almeno 2 punti percentuali), e che condiziona ormai stabilmente le previsioni organizzative, didattiche, dei servizi di supporto, sia dell'amministrazione scolastica, che degli stessi Comuni. Da quest'anno, per esempio, oltre alla possibilità di scegliere menu adeguati alle necessità religiose dei vari alunni, le mense di Firenze offrono a tutti gli studenti, una volta al mese, una serie di menu etnici, dal cous cous, al goulash, al riso alla cantonese. Durante il suo giro fra le scuole, ieri l'assessore Lastri ne ha non ha caso scelte due davvero da record: la elementare Don Minzoni di via Reginaldo Giuliani, che "schiera" quest'anno più del 15% di studenti stranieri, e la media Manzoni di via Gemignani, nella zona di Peretola, che ne ha oltre il 30%. "Tutti presenti" sottolinea l'assessore, "il che significa, evidentemente, che c'è una fiducia di partenza nella capacità della scuola fiorentina di assicurare una reale accoglienza". Nonostante i numeri, insomma, non esiste in Toscana, almeno per il momento, un'emergenza da inserimento, come in altre regioni italiane che stanno addirittura chiedendo "tetti" massimi di studenti stranieri per classe da fissare per legge. "Finora" si spiega all'Ufficio scolastico regionale, "ogni direzione didattica è riuscita a regolarsi nel migliore dei modi, distribuendo i ragazzi nelle classi in modo da non creare sovraccarichi di presenze da nessuna parte". E quanto agli indispensabili supporti, necessari per garantire davvero il successo formativo ai nuovi arrivati, ogni anno l'Ufficio regionale distribuisce fondi ministeriali (per quest'anno 1 milione e 250 mila euro, di cui andrà ad ogni scuola da un minimo di 2 mila a un massimo di 19 mila euro, a seconda del numero di studenti stranieri presenti e del rapporto fra stranieri e totale della popolazione scolastica), destinati alla formazione dei docenti, all'introduzione di mediatori culturali, sia interni che esterni (in collaborazione con varie associazioni), alla creazione di laboratori e così via. Mentre un caso a sé sono i Centri di alfabetizzazione messi a disposizione dal Comune di Firenze, ogni pomeriggio, dei bambini di elementari e medie e del primo anno delle superiori.


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