Repubblica-Firenze-Fiaccolata e poi sciopero contro la riforma Moratti
12 novembre l'iniziativa a Firenze, il 15 lo stop delle lezioni in tutta Italia Fiaccolata e poi sciopero contro la riforma Moratti Allarme al Forum sull'istruzione organizzato d...
12 novembre l'iniziativa a Firenze, il 15 lo stop delle lezioni in tutta Italia
Fiaccolata e poi sciopero contro la riforma Moratti
Allarme al Forum sull'istruzione organizzato da partiti, sindacati e associazioni
LAURA MONTANARI
Si chiudono le aule contro la riforma Moratti, contro i tagli, i finanziamenti che non arrivano. Si chiudono le aule perché gli scontenti sono ormai tanti e non si contano solo dentro a un teatro, il Puccini dove ieri si è svolto il primo Forum nazionale sull'istruzione che continuerà oggi. Il Forum riunisce sigle, associazioni, sindacati e partiti, dall'Arci a Legambiente, dai Ds a Rifondazione, al tavolo "Fermiamo la Moratti". Basterebbe un numero per comprendere l'aria che tira dentro il mondo della scuola: 2001, investimento per alunno 53,43 euro per finanziare la lotta alla dispersione scolastica, l'educazione degli adulti, l'integrazione degli alunni stranieri, dei portatori di handicap, la scuola in ospedale, la sicurezza nelle scuole e le nuove tecnologie. 2004, investimento per alunno 34,03 euro. In questa sottrazione ci sono le facce avvilite degli insegnanti, delle famiglie costrette a fare collette per comprare il materiale didattico, degli amministratori locali che non sanno più come far quadrare i conti senza eliminare servizi. Così l'autunno della scuola mette due date in calendario: una fiaccolata venerdì 12 novembre a Firenze, organizzata dal Coordinamento genitori-insegnanti e poi il 15 dello stesso mese lo sciopero generale unitario della scuola, il primo del genere che include tutte le sigle sindacali, con manifestazione a Roma e in diverse altre città. Ieri al Forum il leader dei Cobas, Piero Bernocchi ha parlato di momento "epocale" richiamando all'unità anche delle manifestazioni di piazza: "La forza va incamerata, non divisa".
L'assessore all'istruzione del Comune di Firenze, Daniela Lastri ha ricordato le lotte degli amministratori contro la riforma Moratti, ha detto che "il governo si è dimenticato di inserire nella finanziaria le risorse per l'edilizia scolastica, Firenze ha investito oltre 27 milioni di euro in questo capitolo, dal ministero è arrivato un novantesimo di quella spesa". L'assessore ha poi lanciato l'idea di un patto tra le istituzioni locali e le scuole per garantire il diritto allo studio, organizzare calendari e percorsi di qualità, come per esempio è stato fatto a Firenze con iniziative tipo "Le chiavi della città", pacchetti di percorsi didattici su tematiche che possono variare da quelle ambientali a quelle storiche, a quelle legate al territorio. Fra gli interventi di ieri anche quello dell'assessore all'istruzione del Comune di Pistoia, Rosanna Moroni: "Siamo il Comune con il più alto investimento in Toscana nell'istruzione, il 17 per cento del nostro bilancio, siamo la terra che per prima ha sperimentato il tempo pieno, abbiamo esperti dell'infanzia che vengono da mezzo mondo a visitare le nostre scuole: io vorrei dare più servizi, più asili, più istruzione, ma ogni giorno devo fare i conti con finanziamenti che vengono a mancare, con tagli al bilancio, lotto per difendere quel che c'è, per non diminuire i servizi o non alzare le rette. Abbiamo 200 bambini in lista d'attesa per i nidi, trovo avvilente non poter dare loro un posto".