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Repubblica-Firenze-Faremo la colletta tra le famiglie per inchiostro, carta e cancelleria"

VOCI DALLE SCUOLE Con la riforma meno ore per inglese, storia e geografia. La Magna Grecia? Scomparsa "Faremo la colletta tra le famiglie per inchiostro, carta e cancelleria" ...

07/04/2004
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la Repubblica

VOCI DALLE SCUOLE
Con la riforma meno ore per inglese, storia e geografia. La Magna Grecia? Scomparsa
"Faremo la colletta tra le famiglie per inchiostro, carta e cancelleria"


Meno ore di inglese alla media: "Sarà pure la scuola delle tre "i", ma voglio proprio vedere come si può imparare meglio una lingua straniera studiandola di meno" dice Rossana Casu, docente, precaria in una scuola media del Valdarno. Le ore di inglese con la riforma passano da 99 annuali a 54 per far posto, in parte, alla seconda lingua (francese, spagnolo, tedesco). Così nascono le prime toppe, le prime correzioni fatte dalle scuole grazie all'autonomia: in alcune l'inglese passa al pomeriggio, nelle ore facoltative (ma soltanto per chi le ha scelte), al posto di musica o degli altri laboratori. L'incertezza invece regna sul capitolo risorse: arriveranno? Saranno sufficienti?
Con la riforma diminuiscono pure le ore di storia e geografia. Silvia Persiani insegna lettere alla scuola media Papini di Rignano ed è preoccupata: "Già adesso stiamo combattendo contro l'adozione dei nuovi testi a partire dal settembre prossimo - spiega Silvia - Come facciamo a far studiare i ragazzi che hanno seguito i vecchi programmi alle elementari improvvisamente sui nuovi? Dalle elementari "non riformate" alle medie modificate secondo la Moratti verrebbe a mancare un intero periodo storico, quasi tutta la Magna Grecia".
Sul capitolo risorse, il problema è trasversale, va dalle materne alle medie. "Se cresceranno molto le richieste del tempo scuola - dice il preside della Pieraccini Lucido Capozzoli - noi non saremo in grado di soddisfarle perché al momento non sono previsti fondi in più".
Più o meno stessa cosa per le elementari: "Quest'anno dovremo chiedere un contributo volontario alle famiglie. Non basterà stringere la cinghia e fare economie, saremo alla colletta per l'inchiostro delle stampanti, per la carta e la cancelleria scolastica. Del resto in tre anni ci hanno tagliato il 60 per cento dei contributi sul funzionamento della scuola, una media del 20 per cento l'anno: mi chiedo se è questa la riforma Moratti". Chi parla è Lia Nannoni, una mamma, presidente del circolo II di Bagno a Ripoli. E' una di quelle che non vorrebbe arrendersi, che partecipa a marce, assemblee, incontri per scongiurare gli effetti di questa riforma. Perché? "I motivi sono tanti. Prendiamo il tempo pieno - riprende Lia Nannoni - è inutile che il ministro cerchi di rassicurare le famiglie sulle quaranta ore che continuano a essere garantite, noi le rassicurazioni le vogliamo sui contenuti e, tanto per dirne una, la riforma raddoppia le ore della mensa, due ore al giorno per far mangiare i bambini, le sembra un passo avanti?".


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