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Repubblica-Firenze-"E' una marcia indietro di 50 anni"

INTERVISTA Parla Anna Degl'Innocenti, una delle maestre con più anzianità di servizio all'elementare Galileo Galilei "E' una marcia indietro di 50 anni" E come avviene l...

25/08/2004
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la Repubblica

INTERVISTA
Parla Anna Degl'Innocenti, una delle maestre con più anzianità di servizio all'elementare Galileo Galilei
"E' una marcia indietro di 50 anni"
E come avviene la scelta? Non si sa In queste condizioni mi chiedo come si possa far partire ora il tutor
Si torna alla docente unica, che in classe può fare quello che vuole senza il minimo confronto con nessuno
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
MARIA CRISTINA CARRATU'


Un macello, ha detto. Perché?
"In anni e anni di ricerca personale, di rimessa in discussione di se stessi e della propria capacità di confronto con gli altri, gli insegnanti della scuola italiana sono riusciti davvero a lavorare in gruppo, scoprendovi una formidabile fattore di crescita della propria preparazione professionale, e della propria ricchezza umana. Le varie competenze sono state frazionate in parti eque, per carico di lavoro e responsabilità. E il precisarsi di una figura referente, sempre inevitabile, è avvenuto all'interno della massima collaborazione. Bene, tutto questo con il tutor viene spazzato via. Si torna alla maestra unica, che in classe può fare quello che vuole senza il minimo confronto con nessuno".
Ma quali sarebbero le sue competenze?
"Pur nella generale confusione, è certo che al tutor verrà assegnata una unica classe, di cui sarà responsabile e dove insegnerà le materie curricolari più importanti, cioè italiano e matematica, mentre non si è ancora capito se storia e geografia sono considerate, come pare, alla stregua della altre materie da laboratorio, come teatro o musica, ginnastica o disegno. In ogni caso se ne occuperanno gli altri insegnanti, con un ruolo secondario. Il tutor infatti deve impostare e coordinare il lavoro di tutti, tenere i rapporti con le famiglie, aggiornare il portfolio dello studente, scrivendolo personalmente senza l'obbligo di sentire nessuno. E io mi chiedo con quale faccia, avendo lo stesso contratto degli altri, potrà pretenderne, di fatto, la subalternità".
E come verrà scelto, il tutor?
"E' questo il bello: non si sa! In base all'esperienza? All'anzianità di servizio? Ai titoli? A seconda che si punti sull'uno o sull'altro aspetto, si avranno selezioni di persone totalmente diverse. Se, per esempio, prevarrà il riconoscimento dei titoli, insegnanti che lavorano nella stessa scuola, o nello stesso circolo didattico, da trent'anni, si vedranno scavalcati da giovani laureati, e viceversa, se sarà tenuta in conto l'anzianità didattica, o gli anni trascorsi nella stessa scuola, ai giovani sarà sbarrata la strada. In ogni caso, nessuno lo ha mai spiegato. Mi chiedo, tutti gli insegnanti si chiedono, come si possa pretendere in questi condizioni di parlare di tutor per il prossimo anno. Senza contare gli aspetti contrattuali. Si pensa di fare tutto ciò senza ritoccare lo stipendio? ".
L'anno scolastico però è alle porte, e in qualche modo bisognerà cominciare. Voi, come vi siete organizzati?
"Il collegio dei docenti del nostro circolo ha deciso all'unanimità di mantenere lo stesso orario dell'anno scorso, in attesa di chiarimenti. E' certo che se venisse introdotto il tutor, dei sette insegnanti che siamo, cinque, visto che tante sono le classi alla Galilei, diventerebbero tutor, e due no. Che fine faranno? Saranno occupati in attività secondarie, oppure, visto che oltretutto non ci sono fondi per i vari laboratori tanti sbandierati, resteranno senza un'occupazione? Nessuno lo sa".
Il ministro però ha inviato una circolare che impone alle scuole l'istituzione del tutor, minacciando in caso contrario sanzioni disciplinari.
"Benissimo, vorrà dire che butteremo all'aria tutta la programmazione del lavoro per il prossimo anno a pochi giorni dall'apertura delle scuole. E poi, stiamo a vedere che succede?".


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