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Repubblica/Firenze: "Cosa farò per cambiare l´università"

Mussi agli studenti

01/08/2006
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la Repubblica

l´incontro

Il ministro: "L´Imt di Lucca deve cambiare lo statuto"
LAURA MONTANARI

Il ministro e gli studenti. Come era già successo a Pisa alla Normale, anche a Firenze Fabio Mussi, ieri alla Festa dell´Unità della Fortezza, ha voluto incontrare gli studenti. Un confronto organizzato dalla Sinistra giovanile e a cui le varie componenti studentesche di sinistra hanno partecipato con un documento in cui si chiedono cambiamenti importanti dentro l´università su didattica, governance (pari peso nell´elezione del rettore fra studenti e docenti), finanziamenti e ricerca. «Vorrei che tutti sapessero che non si governa solo facendo nuove leggi, ma anche esercitando i poteri di cui si dispone» ha spiegato il ministro dell´Università Mussi ricordando proprio ai giovani che riportare la legge 230 sullo stato giuridico in Parlamento significherebbe «dedicare tutta la legislatura a questo: per cinque anni non si parlerebbe d´altro». Il ministro, invece, ha spiegato «l´intenzione di procedere con "decreti attuativi" che correggano gli effetti più disastrosi della legge». Mussi ha aggiunto di voler fare alcune riforme «un piano straordinario decennale per l´assunzione di giovani ricercatori, l´introduzione dell´agenzia di valutazione, una legge-quadro sul long life learning e una sulla governance del sistema universitario». Poi ha ricordato le cose fatte, come l´annullamento delle convenzioni con i vari enti per «laureare le esperienze» che per esempio «portava i dipendenti di certi ministeri o i carabinieri della Legione di Siena ad acquisire crediti accademici» e alla laurea triennale. Sull´Imt di Lucca (Imprese, Mercato, Tecnologie) ha detto che «serve un nuovo statuto, quello che c´è non va bene», se ne occuperà una commissione.
Il ministro ha poi replicato ai giovani di Forza Italia che in un documento contestavano i tagli: «Il sistema universitario rischia di sprofondare - dice Forza Italia - soprattutto a fronte dei tagli pesanti alle risorse presenti nella Finanziaria 2007». «Hanno una bella faccia tosta - ha ribattuto il ministro - se siamo a questo punto così difficile, con un debito pubblico che tende a salire, lo dobbiamo al governo Berlusconi» e ha promesso che non ci saranno altri tagli in Finanziaria. In apertura dell´incontro Walid, uno studente libanese, ha letto una lettera per la pace e ha chiesto un impegno forte dell´Italia che Mussi ha assicurato.


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