Repubblica/Firenze: Con il proliferare dell´offerta docenti a contratto-tappabuchi
All´inizio erano professionisti "prestati"
IL CASO
Il precariato accademico ha tante forme, ci sono avvocati, medici, architetti, orafi, bibliotecari, stilisti, giornalisti, gente che ha un altro primo lavoro e che si lascia reclutare dalle aule degli atenei per insegnare delle professionalità. I docenti a contratto debuttano nelle aule accademiche non come nuove figure precarie, ma come professionisti «prestati» alle università.
Negli anni però, con il proliferare dell´offerta formativa e dei corsi di laurea, con i cordoni della borsa sempre più tirati e tagli ai finanziamenti, gli incarichi a contratto vanno di fatto a tappare i buchi degli organici, vanno a ricoprire incarichi di docenza e affidati a giovani laureati che fanno già ricerca dentro l´università. Giovani che si devono accontentare di un tariffario basso. L´ateneo fiorentino stima di avere 800 docenti a contratto, in una situazione simile sono anche le altre università toscane e molte in Italia.