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Repubblica/Firenze: Classi affollate e organici tagliati "Sessanta scuole in difficoltà"

La denuncia dei sindacati sugli effetti della Finanziaria "con il taglio generalizzato dello 0,4%"

10/03/2007
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la Repubblica

La denuncia dei sindacati sugli effetti della Finanziaria "con il taglio generalizzato dello 0,4%"

ILARIA CIUTI

A settembre almeno sessanta scuole della provincia di Firenze si troveranno in gravi difficoltà. Per mancanza di insegnanti. Ma anche tutte le altre non staranno bene perché, per la stessa ragione, le classi saranno comunque troppo numerose per venire seguite con buoni risultati. La denuncia a proposito della scuola primaria fiorentina è dei sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil, per bocca dei loro rispettivi segretari, Mario Battistini, Antonella Velani e Nicola Tufaro. Le tre organizzazioni sindacali, che stanno preparando lo sciopero generale nazionale di martedì 13, definiscono la carenza di organico «un vero disastro». Figuriamoci se lo si somma ai buchi che lasceranno i tanti insegnanti in corsa verso la pensione (vedi articolo a sinistra).
I sindacati hanno fatto i conti dei tagli della Finanziaria. Spiegano che gli alunni iscritti in provincia nel 2006-2007 erano 36.378 e il regolare organico era di 3.399 insegnanti, mentre per l´anno prossimo si sono iscritti 37.218 ragazzi e gli insegnati sono diventati 3.393. Dunque 600 alunni in più mentre gli insegnanti, invece di aumentare, diminuiscono di sei. Le classi, l´anno scorso erano 1.812, diventeranno 1.808 o 1809. «Sono classi - spiega Velani - che partono già con una previsione di 26 o 27 alunni, destinati a diventare anche 29, perché da ora a settembre gli iscritti cresceranno per l´arrivo di altra popolazione migrante. L´anno scorso furono 296 in più».
Cgil, Cisl e Uil pensano che si dovrebbero preoccupare le famiglie «ai cui figli non potrà essere quella qualità cui hanno diritto». Particolarmente critica la situazione dell´area fiorentina perché ragazzi e migranti crescono sempre di più. Si troveranno in maggiore difficoltà, è la previsione, le scuole dell´area metropolitana, Firenze e Prato per intendersi, Le zone più a rischio saranno i quartieri con maggior numero di migranti e nuovo sviluppo edilizio, da Novoli a via Pistoiese, dall´Isolotto alla Piana, Montelupo, Empoli. Un altro pericolo, aggiungono i sindacati, è che in molti casi salti il tempo pieno. «In varie realtà i genitori se lo sono visto rifiutare perché non ci sono insegnanti - dicono - In altre, come a Scandicci, ci si è trovati con solo 7, invece di 8, insegnanti per le sole quattro classi rimaste a 40 ore settimanali. Con la conseguenza di continui frazionamenti».
Battistini sostiene che la Finanziaria ha operato un taglio medio dello 0,4%, «senza nessuna analisi e valutazione delle diverse situazioni». Così in alcuni casi la riduzione apparentemente non pesante è diventata una vera scure. «A Firenze - dice - i tagli e le razionalizzazioni erano stati già operati, mentre i ragazzi sono aumentati. Adesso si va davvero a raschiare il fondo del barile». Tanto più amara la situazione, aggiunge, «perché il taglio non arriva da un ministro Moratti o da un governo che ha detto: ridimensioniamo l´offerta nella scuola primaria pubblica, oppure togliamo il tempo pieno. Ha detto il contrario, ma l´effetto, che contraddice tutte le affermazioni del ministro Fioroni a inizio anno è questo».


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