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Repubblica-Firenze-Centinaia in fila per la materna

In tutta la Toscana in questi giorni tornano in aula 421.844 ragazzi, 6.409 più dello scorso anno scolastico Centinaia in fila per la materna Dalle elementari alle superiori classi s...

14/09/2005
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la Repubblica

In tutta la Toscana in questi giorni tornano in aula 421.844 ragazzi, 6.409 più dello scorso anno scolastico
Centinaia in fila per la materna
Dalle elementari alle superiori classi sempre più affollate
L'assessore regionale Simoncini: "Situazione precaria e incerta, le risorse fornite dal governo sono insufficienti"
SERENA WIEDENSTRITT


Liste di attesa alla scuola dell'infanzia. Arrivano dove prima non esistevano, si allungano, diventano il problema toscano delle città capoluogo di provincia e dei piccoli centri, non solo a Firenze, ma anche a Pistoia e a Siena e nella provincia. Se a Firenze sono 119 i bambini che ancora aspettano un posto nella scuola dell'infanzia, nella regione si contano centinaia di famiglie i cui figli non potranno accedere alle materne.
Aumentano gli studenti in Toscana - 6.409 bambini e ragazzi in più rispetto allo scorso anno scolastico per un totale di 421.844 alunni sui banchi a partire da questa settimana, con incrementi più consistenti alle superiori - ma non bastano gli insegnanti: soltanto 29 classi in più rispetto al 2004-2005 con classi sempre più affollate, oltre 27 bambini alla materna e 30 ragazzi di media alle superiori, e didattica sempre più difficile, considerando che in cinque anni il numero degli iscritti ha fatto un salto del 4,7% in più, mentre il numero delle classi è salito solo dello 0,8%. "Il ministro dell'Istruzione si dice ottimista, ma la situazione è precaria e incerta - ha detto ieri l'assessore regionale all'istruzione, Gianfranco Simoncini, presentando i dati della scuola toscana per l'anno 2005-2006 - sia sul capitolo dell'autonomia scolastica e del decentramento delle competenze dallo Stato alle Regioni previsto dal titolo V ma bloccato dal ministero, sia sulla quotidianità a scuola, con la questione delle risorse insufficienti messe a disposizione dal governo, del precariato dei docenti, con più alunni e meno classi e con le liste di attesa nelle scuole materne che provocano disagi su tutto il territorio per i piccoli e le loro famiglie". Dai recenti incontri con gli assessori all'istruzione dei Comuni della Toscana, infatti, è diventata evidente la difficoltà di garantire a tutte le famiglie che ne fanno richiesta l'iscrizione alla scuola materna dei loro figli, anche a causa della riforma Moratti che permette di iscrivere alla materna i bambini di due anni e mezzo.
Il confronto sulla riforma della scuola si accende anche sulla questione del secondo ciclo, con le novità per le superiori che la Toscana giudica "irricevibili", a partire dal doppio canale dei licei e dei professionali e dalla scomparsa dell'istruzione tecnica e finire al problema dei tempi di applicazione della riforma e dei finanziamenti.
Sempre sulle risorse si gioca la partita dell'edilizia scolastica: Simoncini parla di un fondo straordinario da inserire nel piano degli investimenti del bilancio regionale 2006 e da destinare alle operazioni di messa a norma degli istituti dei piccoli centri della regione. Proprio ieri però il Consiglio Regionale è stato costretto a sopprimere dalla finanziaria il capitolo dei fondi regionali a favore della ristrutturazione dei complessi scolastici nei piccoli Comuni, a causa del taglio dei finanziamenti statali.


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