Repubblica: "Finalmente mani libere contro gli assenteisti"
Rembado, presidente dell´associazione presidi
INTERVISTA
VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Arrivano i presidi-sceriffi. «Contro insegnanti fannulloni o scorretti i dirigenti scolastici non hanno più le armi spuntate». Giorgio Rembado, presidente dell´Associazione nazionale presidi, non nasconde la sua soddisfazione: «Il decreto legge del ministro Fioroni - sostiene - ci avvicina al resto d´Europa, accelerando le procedure per sospensioni cautelari e provvedimenti disciplinari».
Preside, cosa cambia ora in concreto all´interno delle scuole italiane?
«Si introduce una minore tolleranza verso abusi e comportamenti scorretti e questo legittima i nuovi poteri dei dirigenti scolastici».
Nuovi poteri, quali?
«Innanzitutto la sospensione cautelare d´urgenza: i presidi non dovranno più attendere il parere preventivo del collegio docenti per sospendere un professore coinvolto in indagini per reati gravi o gravissimi. Parliamo comunque di casi estremi, in cui c´è la necessità di allontanare dalla scuola un docente presunto colpevole di pesanti inadempienze».
Per esempio?
«Per esempio, nel caso della scuola materna di Rignano Flaminio, il preside avrebbe potuto sospendere i docenti coinvolti, a prescindere dalla loro eventuale colpevolezza».
Mentre oggi è un´impresa impossibile?
«Guardi, i casi di sospensione in Italia sono quasi inesistenti, perché vincolati a un parere del collegio docenti di cui fa parte lo stesso destinatario del provvedimento».
In arrivo tempi duri anche per i "fannulloni"?
«Certo, il decreto colpisce anche gli assenteisti. Finora era necessario ricorrere al parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Con la nuova norma invece questo parere non è più obbligatorio, né vincolante e oltretutto si stringono i tempi per la sue erogazioni: 60 giorni, 90 nei casi più gravi. Passati questi il dirigente regionale può applicare autonomamente la sanzione. Che dovrà arrivare entro 120 giorni dall´avvio della procedura e potrà essere anche diversa da quella eventualmente indicata dal Consiglio nazionale».
Quali sono le sanzioni previste?
«A secondo della gravità dei casi, si va dalla sospensione per un giorno dalla retribuzione e dal lavoro, al licenziamento».
Quanti sono i "fannulloni" nella scuola pubblica?
«Senz´altro molti, meno però che in altri comparti del settore pubblico».
I presidi potranno anche utilizzare in compiti diversi dall´insegnamento i docenti coinvolti in casi di incompatibilità ambientale. Non si rischia un abuso di potere?
«Il preside deve tenere conto del giudizio dei genitori e degli studenti ed è comunque soggetto al controllo dell´amministrazione centrale, della Corte dei conti e della magistratura».