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Repubblica: Epifani: non hanno difeso ragazzi inermi Veltroni: disordini? Aggressione politica

Il segretario della Cgil critica la polizia e lancia un appello per la manifestazione di oggi

30/10/2008
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la Repubblica

MARINA CAVALLIERI

ROMA - C´è chi parla di polizia tardiva e indifferente, chi di infiltrati e mestatori. È cambiato il clima dentro e fuori il movimento della scuola, davanti a un Senato ostile, blindato, è finita la tregua.
«C´è stata una sostanziale indifferenza delle forze di polizia». È duro il giudizio del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani su quello che è accaduto ieri a piazza Navona. «Un gruppo di fascisti ha picchiato i nostri del tutto inermi. Poi sono intervenuti, non graditi, i centri sociali e lo scontro è diventato tra centri sociali e fascisti. A quel punto è intervenuta la polizia. Ma fino a quando a essere picchiati erano i nostri giovani c´è stata la sostanziale indifferenza delle forze dell´ordine». Per Epifani questo è «lo schema che abbiamo di fronte e c´è la minaccia che sia replicato anche domani (oggi ndr), è necessario dire che il livello dello scontro sta diventando molto pesante». Epifani invita ad «evitare provocazioni». Che non sono mancate ieri a piazza Navona.
Eppure la mattina era iniziata davanti a un Senato inattaccabile, circondato strategicamente dalle forze dell´ordine, con gli agenti che però apparivano tranquilli. Avevano davanti solo ragazzi giovanissimi ricacciati dietro una transenna che urlavano contro la Gelmini. Quando nella piazza è salito il rischio di scontri tra diversi gruppi di studenti, i funzionari in borghese hanno ordinato di rafforzare le fila. Poi scoppiano gli incidenti. Dopo la prima ondata un funzionario della Digos invita energicamente il gruppo dei giovani di destra a uscire dalla piazza. «Perché ci volete caricare? Non accettiamo i vostri ricatti», dicono gli studenti. Che non si muovono, qualcuno cerca ancora lo scontro. «Un´aggressione politica», dirà Veltroni.
C´è stato il desiderio di non far precipitare la situazione, come sostengono alcuni poliziotti o una complice inerzia, come dicono altri? Il senatore dell´Idv Francesco «Pancho» Pardi ieri, con un gruppo di persone presenti alla manifestazione, ha incontrato il prefetto di Roma, Carlo Mosca. Pardi ha sollecitato il prefetto ad «una maggiore vigilanza per evitare infiltrazioni di mestatori di professione nei cortei e nelle manifestazioni». Secondo il senatore dell´Idv c´è stato «un difetto di collocazione delle forze dell´ordine, perché non c´è stata interposizione tra i neo-fascisti di Casa Pound e Blocco Studentesco e i manifestanti pacifici, anzi, i primi hanno potuto picchiare ragazzi e ragazze minorenni senza che alcuno intervenisse». Giulio Pelonzi del Pd chiede direttamente se Berlusconi non abbia «utilizzato gruppi studenteschi di estrema destra per avere la scusa di far intervenire la polizia». Il capogruppo al Comune di Roma della Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, parla avventatamente di un secondo G8. La Questura non dà spiegazioni e si limita ad un «comunicato tecnico» elencando il numero dei fermati, ventitré, e degli arrestati, due. Il clima è cambiato.

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