Repubblica: Dietro la lavagna

Il fatto che nel Texas offrano agli insegnanti la possibilità di portare la pistola in aula dà ulteriore spinta all´azione del nostro ministero dell´istruzione per una scuola in linea con i grandi valori del passato. Forse è prematuro pensare di applicare anche in Italia il provvedimento texano: da noi non c´è il Far West, al massimo il Nord-Est. Ma perché fermarsi ai primi passi del ritorno all´ordine? Bene il grembiule, benissimo il voto in condotta. Ma il provvedimento del Texas apre orizzonti grandiosi. Ci si chiedeva infatti che cosa mancasse alle misure ministeriali, se non esisteva qualche possibilità più spettacolare. E in effetti basta applicarsi e le soluzioni saltano fuori: il castigo dietro la lavagna, le orecchie d´asino, il capoclasse con la tabella dei buoni e dei cattivi. Fino alla vera novità reazionaria, il colpo di genio del law and order: il ripescaggio delle punizioni corporali. Vogliamo la tirata d´orecchie, la bacchettata sulle dita, e per i più cattivi la pena suprema dei chicchi di granoturco sotto le ginocchia. (Da informazioni confidenziali si sa che al ministero viene giudicata poco probabile l´eventualità che, a differenza del Texas, qui siano gli studenti a dotarsi di armi da fuoco per difesa personale).