Repubblica: Debiti a scuola, promozione sospesa
Giudizio congelato a giugno e verifica a fine estate: ecco le nuove regole
MARIO REGGIO
ROMA - Addio al "sei rosso", arriva la "sospensione del giudizio". Sarà questa l´espressione che apparirà sulle pagelle di fine anno per gli studenti carenti in una o più materie. Sono stati 710 mila, lo scorso anno scolastico, a passare alla classe successiva malgrado il "debito formativo". Dal prossimo giugno la musica cambierà. Chi non ha recuperato resterà nel limbo, e a luglio e agosto dovrà darsi da fare per superare la verifica finale ed essere promosso.
Corsi di recupero per un minimo di 15 ore. Cinquanta euro l´ora per gli insegnanti che seguiranno gli studenti delle superiori con debiti formativi. Divieto di appaltare le lezioni estive a istituti con fini di lucro. Sono questi alcuni dei punti contenuti nell´ordinanza firmata ieri dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, per dare direttive alle scuole superiori. Dodici articoli, come i dodici anni trascorsi dall´entrata in vigore della legge D´Onofrio che ha cancellato gli esami di riparazione, con il risultato di 8 milioni e mezzo di giovani di rimandati "virtuali".
Duecentodieci milioni di euro già stanziati per finanziare i corsi. Le attività di recupero obbligatorie, durante l´intero arco dell´anno scolastico, verranno programmate dai consigli di classe. Al termine del primo quadrimestre la verifica. Se lo studente ha recuperato il ritardo prosegue normalmente le lezioni. Altrimenti per lui i corsi proseguono fino agli scrutini finali. Nuova valutazione da parte del consiglio di classe che basa la sua decisione sulla relazione del docente che ha seguito gli studenti in ritardo. Per chi non ce l´ha fatta si prospetta un´estate sui libri: a scuola, oppure con un insegnante privato se la famiglia intende mettere mano al portafoglio. Alla fine di agosto il giudizio definitivo: il consiglio di classe decide se il giovane è in grado di passare alla classe successiva, oppure se è necessaria la bocciatura.
L´ordinanza che rende operativo il decreto ministeriale entrato in vigore lo scorso 3 ottobre ha provocato le proteste degli studenti, dopo le manifestazioni di una ventina di giorni fa, mentre l´opposizione parla di "decreto camuffato" che reintroduce gli esami riparazione, ma senza passare per il dibattito parlamentare.
«Mai parlato di esami di riparazione - replica Giuseppe Fioroni - l´ordinanza consente ai ragazzi, e alle famiglie, di avere la certezza che le scuole organizzeranno i corsi di recupero e le attività didattiche mirate sulle loro necessità per far fronte alle lacune emerse durante l´anno scolastico. Il ministero - conclude il ministro - si assume l´onere di monitorare la realizzazione dei corsi di recupero ed il loro andamento».
Ma per l´Unione degli Studenti l´ordinanza sul recupero dei debiti scolastici «non scioglie le criticità poste dagli studenti, a partire dal ruolo dei dirigenti scolastici, per i quali non è prevista alcuna sanzione nel caso in cui i corsi non venissero organizzati». Un altro nodo irrisolto, secondo l´Uds, «è sicuramente l´eccessiva discrezionalità che viene data ai consigli di classe che possono decidere di bocciare uno studente anche nel caso di una singola insufficienza». Critica Valentina Aprea, Forza Italia, per cinque anni sottosegretaria del ministro dell´Istruzione Letizia Moratti. Un lustro durante il quale sui debiti formativi ed i recuperi non si è mossa una foglia. «Forza Italia boccia Fioroni sugli esami di riparazione - afferma - una causa giusta affrontata con rimedi sbagliati. Il ministro abbia il coraggio di presentare un disegno di legge e venga in Parlamento».