FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3854131
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica: Da Napolitano invito al confronto "Basta allarmi, non si può dire sempre no"

Repubblica: Da Napolitano invito al confronto "Basta allarmi, non si può dire sempre no"

Il presidente: sbagliato farsi prendere dalla paura. Apprezzamento bipartisan: "Serve una vera riforma"

18/10/2008
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Salgono a sei le Regioni che hanno deciso di ricorrere alla Consulta sui tagli delle classi

ROMA - Su alcuni cambiamenti si può essere d´accordo, su altri si può dare battaglia, ma una cosa è certa: «Non si possono dire solo dei no, né bisogna farsi prendere dalla paura». Nei giorni in cui il mondo della scuola scende in piazza e alza la voce, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arrivano parole che vogliono essere un invito al dialogo. Il monito del capo dello Stato piace a tutti, maggioranza e opposizione. Il primo ad applaudire è il Pdl, che con il numero uno dei senatori Maurizio Gasparri definisce il discorso del Colle «saggio e illuminante». Ma anche l´ex ministro dell´Istruzione Beppe Fioroni (Pd) apprezza: «Sono d´accordo con Napolitano: c´è bisogno di una vera riforma» della scuola». Evitare di esagerare, cedendo agli allarmismi: il capo dello Stato invita alla calma dunque, perché, dice - «non c´è dubbio che nel mondo della scuola qualcosa vada cambiato». I ragazzi infatti non hanno tutto quello che dovrebbero «sul piano della formazione e della preparazione al lavoro». «Quindi - spiega Napolitano intervistato da alcuni alunni nella tenuta di Castel Porziano - bisogna discutere le cose per come stanno».
Parole che se hanno spiazzato il mondo della protesta, dagli studenti ai rappresentanti dei Cobas, hanno unito invece le forze politiche. «Non si deve avere paura delle riforme, nella scuola come nella pubblica amministrazione - dice Massimo Donadi dell´Italia dei Valori - Il governo ascolti il presidente e sia responsabile: si deve puntare al miglioramento dei servizi, alla loro qualità ed all´efficienza, non al loro sfascio». Anche perché, dice il vice capogruppo vicario alla Camera Italo Bocchino, «la riforma della scuola è pienamente condivisa dalla maggior parte degli italiani». Immediata invece la reazione degli studenti alle parole di Napolitano. «Noi non diciamo solo no - dice la Rete degli studenti medi - anzi lanciamo un appello al capo dello Stato perché ci aiuti a poter dire i nostri sì». Intanto il provvedimento continua il suo iter parlamentare al Senato: terminata la discussione generale in commissione, da martedì inizierà l´esame degli emendamenti e poi velocemente, almeno nelle intenzioni della maggioranza, sarà in Aula. Il tempo a disposizione è poco, il provvedimento scade a fine ottobre, e infatti è dato quasi per certo che il governo farà il bis chiedendo la fiducia, dopo la Camera, anche al Senato.
La battaglia però dalle piazze e dalle aule parlamentari potrebbe spostarsi in altre sedi: sei regioni infatti (Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Puglia e Sardegna) hanno deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale per illegittimità della riforma. (m.n.d.l.)

var _rsCI="kataweb-it"; var _rsCG="0"; var _rsDN="//secure-it.imrworldwide.com/"; var _rsCC=0; var _rsIP=1;


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL