Repubblica-Cancellata la scuola del carcere

IL CASO
I docenti della Dozza: "Tagliate tutte le cattedre per adulti, aiutateci"
Cancellata la scuola del carcere

I maestri elementari devono lasciare la Dozza. Lo raccontano gli stessi docenti della casa circondariale in una lettera aperta inviata a Regione Provincia e Comune, ai sindacati e al Csa, Centro servizi amministrativi. Una lettera di protesta in cui si parla di "decisione incomprensibile" con la quale lo stesso CSA di Bologna avrebbe abolito le cattedre di scuola elementare all'interno del carcere "determinando così formalmente la cessazione dell'intera offerta formativa di base. Tale decisione è stata presa senza alcun preavviso o preliminare invio di informazioni ai docenti attualmente in servizio, rimasti spiazzati ed avviliti dal gesto lesivo dei diritti degli utenti e dei diritti del personale docente". La soppressione dei posti è, scrivono, "frutto di una scelta ingiustificata, in quanto la scuola in carcere è un presidio formativo che negli anni ha dato risposta ad una popolazione scolastica quantitativamente enorme e qualitativamente assai bisognosa. All'interno della casa circondariale di Bologna (come del resto in tutti gli istituti di pena italiani) c'è una altissima presenza di popolazione immigrata bisognosa di prima alfabetizzazione e, in generale, di italiani e stranieri con bassissimi livelli di scolarità. A queste persone, gli insegnanti offrono una azione quotidiana che già da tempo ha superato la funzione classica del "leggere, scrivere e far di conto"".