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Repubblica: Brunetta all´attacco degli studenti "Quelli dell´Onda sono guerriglieri"

Poi aggiunge: solo lanciatori di scarpe. Il Pd: parole irresponsabili

20/03/2009
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la Repubblica

L´ex disobbediente Caruso: se ci fosse la guerriglia lui non potrebbe sparare provocazioni
La replica delle associazioni: dichiarazioni degne di un regime sudamericano
MARIO REGGIO

ROMA - «Gli studenti dell´Onda sono dei guerriglieri e come tali verranno trattati». Il ministro Renato Brunetta liquida senza mezzi termini gli universitari che sono tornati a manifestare in molti atenei. In serata rincara la dose: «Mi sono sbagliato, non hanno neanche la dignità dei guerriglieri, quelli sono una cosa seria. Loro sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni violente e senza nessuna rappresentanza, come hanno dimostrato le elezioni universitarie. La polizia deve essere impiegata per cose più serie - conclude - che tenere sotto controllo dei lanciatori di scarpe». Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, che assieme a Brunetta ha presentato ieri mattina a Palazzo Chigi i dati sui risparmi, i precari ed i futuri tagli nella scuola pubblica, tenta di smorzare i toni: «Mi auguro che gli episodi avvenuti alla Sapienza non si ripetano più, il diritto a manifestare va sempre rispettato ma il dissenso non può trascendere nella violenza. Il ministro Brunetta, come tutti sanno, a volte usa toni forti e provocatori, ma sono sicura che condivide la preoccupazione per quello che è avvenuto».
Ma ormai la frittata è fatta. Fatta eccezione per Azione Universitaria, cioè gli studenti di An, e il ministro Angela Meloni che plaudono all´uscita di Brunetta - «è stato troppo generoso» - , il coro di condanna è unanime: opposizione e associazioni degli studenti attaccano duramente il ministro.
«Questo governo ha sempre più una vocazione a utilizzare mezzi e parole di carattere militare - replica Francesco Brancaccio dell´Onda romana - senza avere paura continueremo a mobilitarci contro il governo. Brunetta si dice democratico, per lui democrazia vuol dire blindare le università e manganellare gli studenti». Tra i primi politici a reagire l´ex ministro Giuseppe Fioroni che ha invitato Mariastella Gelmini a prendere le distanze. «Additare genericamente come guerriglieri gli studenti, soffiando sul fuoco e fomentando gli animi - ha detto - è un atteggiamento irresponsabile del quale il ministro Gelmini non può rendersi spettatrice passiva»: e dunque chieda lei scusa per conto del Governo.
Francesco Caruso, ex disobbediente, «Fortunatamente per Brunetta non esiste in Italia un movimento guerrigliero, perché probabilmente lui stesso non starebbe in giro a sparare stupidaggini e provocazioni». «Nemmeno 40 anni fa i ministri democristiani si permettevano di emettere giudizi così sommari, miopi e pericolosi», dichiara Mario Capanna, mentre Piero Bernocchi dei Cobas è convinto che Brunetta usi «la provocazione come metodo politico di visibilità personale». L´Unione degli studenti chiede le dimissioni e le «immediate» scuse del ministro la cui dichiarazione è «degna dei peggiori regimi sudamericani». «Il nostro - replica la Rete degli studenti - è un movimento pacifico, sono il Governo e la Polizia che stanno cercando di creare uno stato di guerriglia». E´ lui, Brunetta, secondo l´Unione degli universitari, «l´unico guerrigliero» e così «si alimenta un clima di tensione contro chi dissente».


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